Chiara Campo
Le ultime a bussare alla porta del suo ufficio, qualche giorno fa, sono state una decina di mamme. Ogni pomeriggio portano i loro bimbi a giocare tra i giardini di piazza Grandi e largo Marinai dItalia. Ma «sono troppo sporchi» e «scivoli e altalene spesso sono danneggiati». Ennesima lamentela, che fa il mucchio con la montagna di lettere ed e-mail di protesta raccolte non solo dal Comune ma anche dallAmsa, che può soltanto spiegare ai cittadini che la pulizia delle aree verdi non compete allazienda municipalizzata, ma alla stessa società che gestisce il servizio di giardinaggio, la Global Service. Le accuse, insomma, vanno spedite a un altro indirizzo. Ma lassessore allArredo urbano e Verde, Maurizio Cadeo, ha deciso di prendere in mano la situazione: «La gente è scontenta, le proteste sulla sporcizia dei parchi, delle aiuole, delle aree cani e per la manutenzione dei giochi per i bambini sono diffuse. Abbiamo misurato il grado di insoddisfazione: è alto e purtroppo non si limita a pochi casi isolati. È più facile che il problema risalti nei piccoli giardinetti che nei grandi parchi».
Ecco perché, dopo aver chiesto e ottenuto di posticipare lapertura delle buste con le offerte presentate dalle aziende alla gara per la manutenzione del verde milanese (apertura che era prevista inizialmente lo scorso 18 settembre), allultima seduta di giunta lassessore Cadeo ha espresso al sindaco lintenzione di annullare in toto la gara e rifare un nuovo bando, che scorpori gli incarichi: «Per i prossimi tre anni daremmo in concessione a privati solo il servizio di giardinaggio, che fino ad oggi è stato eseguito da Global Service con ottimi risultati, riconosciuti anche dai cittadini, ma affideremmo direttamente ad Amsa il compito di tenere puliti i parchi della città». Letizia Moratti sarebbe favorevole alloperazione, e lannullamento della gara non darebbe luogo a «buchi» nel servizio, perché lattuale concessionaria ha già ottenuto la proroga fino al 31 dicembre.
Già pronta a ereditare limpegno Amsa. Il direttore generale, Carlo Petra, assicura che «lazienda non solo sarebbe perfettamente in grado di occuparsene, ma ci terrebbe anche perché, purtroppo, i cittadini sono abituati a considerare Amsa responsabile di tutta la pulizia della città, che si tratti di strade o di aree verdi. Ecco perché le proteste sulla sporcizia dei parchi, e sono numerose, arrivano direttamente a noi che a discolpa possiamo solo limitarci a spiegare che la competenza su aiuole e giardini spetta a unaltra società». La cosa migliore, dunque, «sarebbe affidare ad Amsa anche la pulizia del verde», ammette Petra. Così, scherza, «se ci verranno addossate proteste, almeno saranno bene indirizzate e cercheremo di risolvere i problemi».
Lassessore Cadeo è pronto a rivedere le segnalazioni allinterno delle aree per i cani: «I proprietari sono convinti che lobbligo di raccogliere le deiezioni non riguardi larea recintata, ma sbagliano. Informeremo meglio per evitare che diventino spazi da evitare».
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