La parentopoli Dalla madre alla moglie quanti familiari in soccorso di Massimo

Tra un’indagine sulla «trattativa» e un presunto depistaggio sulla stessa, le cronache del caso De Gennaro regalano un dettaglio curioso. Ad avallare le parole di Massimo Ciancimino ci ha pensato, il 17 marzo scorso, la moglie Carlotta Messarotti. Secondo la donna l’ex capo della polizia,oggi al vertice del Dis che coordina i servizi segreti, nel 2004 avrebbe accelerato il rilascio di un passaporto per Vito Andrea Ciancimino, figlio di pochi mesi suo e di Massimo. Lo ha dichiarato la donna al pubblico ministero palermitano Nino Di Matteo. Gli atti sono confluiti nel processo a carico del generale Mario Mori. La Messerotti avrebbe pero' negato di aver sentito parlare del famoso «signor Franco», il misterioso agente dei servizi segreti che il marito Massimo avrebbe identificato quale anello di collegamento con De Gennaro, da un lato, e con la mafia dall’altro. Se il fratello di Massimo, Giovanni, si è limitato a dire la sua nel libro del fratello sulla sua giovinezza trascorsa in «casa del sindaco», altri familiari son dovuti correre in soccorso di Ciancimino jr. La madre Epifania Scardino ai pm ha detto che effettivamente, come rivelato dal terzogenito, suo marito Vito incontrò Berlusconi a Milano in un ristorante negli anni ’70.

La sorella, Luciana, invece ha criticato quel che il fratello ha raccontato nel libro: «Non corrisponde a quello che era mio padre. E parlo della figura umana, di padre e non di politico. Mi dispiace che mio padre venga raccontato cosi' da mio fratello».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica