Un pargolo in azienda e uno in Confindustria

Un tempo si diceva che il figlio prediletto si teneva in azienda e l’altro in Confindustria. Malignità. Forse. Astone in una certa misura conferma però il vecchio adagio. Per diventare leader della Confindustria, sia per i senior sia per i giovani, occorre molto tempo da dedicare alla vita dell’organizzazione. Chi ha ricevuto l’azienda in eredità il tempo se lo può ritagliare; gli imprenditori di prima generazione fanno più fatica. L’80 per cento degli iscritti ai giovani di Confindustria sono di seconda o terza generazione. Emma Marcegaglia «è una centrista perfetta, abilissima nel dare un colpo al cerchio e uno alla botte e nel consolidare Confindustria come il vero partito forte italiano insieme alla Chiesa cattolica». Federica Guidi è la svolta a destra dei confindustrialini, che per tradizione erano invece più a sinistra dei papà. Astone svela il vero conflitto di interessi di Matteo Colaninno nella vicenda Alitalia.

Il giovane mantovano che con un balzo è passato dalla guida dei giovani alle fila in Parlamento del Pd di Veltroni. E la contraddizione non è tanto quella di essere il figlio del più celebre Roberto, ma di possedere direttamente una quota del veicolo societario attraverso il quale è stata fatta l’operazione Cai-Alitalia.

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