Parigi processerà gli uomini di Pinochet

Rinviati a giudizio 17 esponenti del regime, accusati di responsabilità nel sequestro e nella scomparsa di quattro cittadini francesi

da Parigi

La Francia vuole essere il primo Paese al mondo a processare ufficialmente in un’aula di tribunale la dittatura cilena, scaturita dal golpe del settembre 1973. La Procura parigina ha sollecitato a fine gennaio il rinvio a giudizio di un gruppo di alti esponenti, per lo più ex militari, del regime di Augusto Pinochet, morto due mesi fa. Il giudice istruttore della capitale, signora Sophie Clement, ha deciso di iniziare la procedura, destinata a processare in contumacia 17 persone, accusate del sequestro e della scomparsa di quattro cittadini francesi durante gli anni della dittatura.
I 17 sono accusati di «arresti, detenzione di persone o sequestri illegali da parte delle autorità costituite» con le aggravanti delle «torture» e di «atti di barbarie».
Il processo potrebbe essere celebrato nel 2008. Le persone inizialmente coinvolte nelle indagini della Procura parigina erano 19, ma due di loro - i generali Pinochet e Javier Secondo Emilio Palacios Ruhmann, che nel settembre 1973 condusse l’attacco al palazzo presidenziale della Moneda - nel frattempo sono morti.
Tra gli imputati al futuro processo parigino ci sarà invece il generale Manuel Contreras, fondatore della polizia segreta del regime di Pinochet, e Paul Schaefer, fondatore della colonia penale definita - con triste ironia - «Dignitad», in cui venivano tenuti sequestrati gli oppositori al regime, in barba a ogni legalità e al rispetto della persona umana.
Secondo Sophie Clement, il gruppo di esponenti del regime di Pinochet avrebbe pesantissime responsabilità nella sparizione - avvenuta tra il 1973 e il 1975 - di quattro francesi: Georges Klein, già consigliere del presidente Salvador Allende, morto durante il golpe del settembre 1973, il sacerdote Etienne Pesle, Alphonse Chanfreau e Jean-Yves Claudet-Fernandez, membri del movimento «gauchiste» cileno Mir, Movimento della sinistra rivoluzionaria.


L’ordinanza di rinvio a giudizio, firmata ieri dalla signora Sophie Clement, è un voluminoso documento di ben 191 pagine, che contiene elementi politici uniti ad altri di natura propriamente giuridica. Di fatto la Francia vuole essere il primo Stato al mondo a formalizzare la condanna di un regime che è sempre stato visto con ostilità nel mondo intero.

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