Milano - I "colleghi" di Giancarlo si chiamano Dicrocoelium Dendriticum, Ancylostoma Caninum e Argulus Foliaceus. No, non discendono da famiglie dell’Antica Roma. Sono semplicemente dei "parassiti". Si tratta dei nomi scientifici del "parassita dei ruminanti",del"parassita del cane" e del "parassita del pesce"; ad abundantiam c’è anche il "signor" GiardiaLambia:ilparassita più imbarazzante di tutti, in quanto "parassita intestinale". Ma quello che se la passa peggio di tutti è proprio lui: Giancarlo. Un tipo che non ha avuto timore di metterci la faccia; e così il suo viso è diventatoperl’Italiainteralafotografia dell’evasore fiscale, alias del parassitadellasocietà. Robaimbarazzante, converrete. Una campagna pubblicitaria contro gli stramaledetti furbetti delle tasse, commissionata dall’Agenzia delle entrate e realizzata con efficacia dai creativi della Saatchi&Saatchi.
Guardando l’espressione cupa di questo "parassita umano", non siamo riusciti a trattenere un moto di pietoso disprezzo e abbiamo deciso di sapere qualcosa di più su di lui: l’unico "evasore fiscale" che nella realtà è in regola con l’Erario e, al bar, non dimentica mai di chiedere lo scontrino fiscale. Primad’ora Giancarlo aveva sempre rilasciato regolare fattura, ma mai una regolare intervista.
Nome?
"Giancarlo".
Età?
"35 anni".
Titolo di studio?
"Diplomato".
Città dove abita?
"Roma".
Cosa si prova a essere il volto "ufficiale" dell’evasore fiscale, una delle categorie più odiate (soprattutto da chi le tasse le paga puntualmente)?
"È un lavoro sporco, ma qualcuno doveva pure farlo. Scherzo. Sono stato felice di essere il volto di questa campagna sociale. Certo non mi aspettavo che avesse un’eco così grande. Lo sa che ne ha parlato anche la stampa estera?"
L'espressine truce della foto le è venuta naturale o gliel'hanno suggerita?
"La uso solamente quando devo fare il cattivo".
Qualialtrecampagnepubblicitarie ha realizzato in passato?
"Sono impiegato in un’azienda privata, ma ogni tanto faccio la comparsa. Adesso, però, mi piacerebbe fare la parte del buono".
La imbarazza essere l'immagine- modello del "parassita sociale"?
"No. Quando mi hanno spiegato che si trattava di fare una campagna contro l’evasione fiscale sono stato felice di contribuire, nel mio piccolo".
Dove è stata fatta la foto che appare in tv e sulla carta stampata?
"Su un set che riproduceva un ufficio ".
La gente la riconosce per strada?
"Più che per strada per le scale. Il mio vicino di casa, ad esempio, mi ha fermato e mi ha detto preoccupato: “Giancarlo, che hai fatto?”. Ci ho messo un po’ a tranquillizzarlo ".
Cosa dicono i suoi amici di lei?
"Ma chi te l’ha fatto fare...".
E i suoi genitori?
"Erano al corrente di tutto. Pensi che choc sarebbe stato per loro, altrimenti... ".
Rifarebbe questa campagna pubblicitaria?
"Sì, perché credo che iniziative simili possano aiutare a cambiare la cultura e a far condannare l’evasore, che danneggia tutti noi".
Ma lei le tasse le paga?
"Sì, sempre e non mi piace chi fa fintadidimenticarsididareloscontrino o fare la fattura".
Cheopinione ha degli evasori fiscali?
"Ovviamente penso che siano dei parassiti della società.
Parola di "parassita".
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