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"Dimissioni Delmastro? Idea velleitaria". Così Nordio chiude il caso politico

Carlo Nordio ha ricordato alla Camera come l'avviso di garanzia non possa costituire un oggetto di dimissioni: "Oggi riguarda Delmastro e in un domani potrebbe riguardare ciascuno di voi"

"Dimissioni Delmastro? Idea velleitaria". Così Nordio chiude il caso politico

Question time per Carlo Nordio alla Camera. Il ministro della Giustizia è stato chiamato a rispondere dell'indagine aperta dalla procura su Andrea Delmastro tramite un'interrogazione del Movimento 5 stelle in merito alle dimissioni del sottosegretario. L'opposizione sta facendo ostruzione e pretende che Delmastro rimetta nell'immediatezza il suo incarico nelle mani del ministro ma Nordio si oppone fermamente a questa lettura, spiegandone anche i motivi.

"È una aspirazione velleitaria e metafisica che la spedizione di una informazione di garanzia possa costituire un oggetto di dimissioni. Se così fosse, devolveremmo all'autorità giudiziaria il destino politico degli appartenenti a un'assemblea, che oggi riguarda Delmastro e in un domani potrebbe riguardare ciascuno di voi", ha scandito il ministro della Giustizia in aula con tono fermo e risoluto, rivolgendosi a tutti i presenti. Con molta chiarezza, davanti alle insistenze dell'opposizione che continuano a chiedere se non intenda promuovere azioni volte alla rimozione dall'incarico di sottosegretario, indagato per rivelazione di segreto d'ufficio nel caso Cospito, Carlo Nordio ha ribadito il principio di garantismo che muove questo esecutivo.

Sempre in merito al caso Delmastro, Carlo Nordio ha sottolineato che "la classificazione della natura segreta, riservata, per legge appartiene all'autorità che forma il documento. Spetta al ministero definire la qualifica degli atti. E su questi abbiamo già risposto". Già nelle scorse settimane, infatti, il Guardasigilli aveva pubblicamente dichiarato che quanto rivelato da Giovanni Donzelli non apparteneva a documenti classificati ma ad atti a "diffusione limitata". E poi, Nordio ha aggiunto, riferendosi all'indagine aperta dalla procura di Roma: "Se la qualifica della segretezza dell'atto non dovesse più dipendere dall'autorità che forma l'atto, cioè dal ministero, ma devoluta all'interpretazione della magistratura, potrebbe crearsi una problematica".

La posizione del ministero di Giustizia è cristallina su questo caso, anche davanti alle proteste dell'opposizione. Carlo Nordio non intende fare passi indietro su una questione chiusa, che non prevede sanzioni per Andrea Delmastro. Stessa posizione è stata assunta dal viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto: "La procura ha pieno titolo ad assumere le proprie determinazioni. Certo è che in questo nostro Paese ancora oggi si scambia un avviso di garanzia per una condanna e immediata scatta l'automatica richiesta per il politico di fare un passo di lato".

Così Sisto in un'intervista rilasciata a La Stampa.

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