In silenzio e impalato per 8 minuti. La sceneggiata del dem contro il dl Sicurezza

Claudio Mancini ha protestato contro il dl Sicurezza incrociando le braccia e restando in silenzio tra gli applausi dei "compagni"

In silenzio e impalato per 8 minuti. La sceneggiata del dem contro il dl Sicurezza
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Maratona alla Camera ieri notte per l'esame degli emendamenti al decreto Sicurezza: quelli delle opposizioni sono stati tutti respinti dall'Aula e non sono mancate le proteste, come quella messa in scena dal deputato dem, Claudio Mancini che ha utilizzato il tempo a sua disposizione restando in piedi e in silenzio. Non certo una novità per i lavori alla Camera, dove si sono viste anche proteste più ecalatanti, ma comunque un tentativo da parte delle opposizioni di intralciare i lavori del decreto Sicurezza.

"Eravamo d'accordo che avrei fatto l'intervento riprendendo le argomentazioni del governo in questo dibattito. Quindi per i prossimi otto minuti io farò l'intervento del governo in Aula", ha detto incrociando le braccia e restando in silenzio. Ha ricevuto gli applausi dei deputati di Pd e M5s durante il suo lungo silenzio. Alcuni onorevoli della maggioranza hanno protestato e si sono lamentati a gran voce ma sono stati ripresi dal presidente di turno della Camera, Giorgio Mulè. Con un gesto ancora più provocatorio, poi, il dem ha esclamato: "Adesso farò il sottosegretario Molteni. È stato in silenzio con una sola gomma da masticare per tutto il pomeriggio". Quindi, ha iniziato a masticare per finta in modo plateale un chewingum e a quel punto è intervenuto il presidente: "È la gomma del ponte, è lungo. Non voliamo né alto né basso, voliamo a livello di questa istituzione".

I lavori sono proseguiti per tutta la notte e, dopo una pausa tecnica, sono ripresi alle 8 e sono andati avanti per tutta la giornata fino all'approvazione con 163 sì, 91 no ed un astenuto. Ora l'esame passa al Senato per il via libera definitivo.

Dopo l'approvazione, alla camera i deputati delle opposizioni hanno esibito anche alcuni cartelli di protesta, proseguendo nella loro rimostranza contro il governo e la maggioranza per il decreto Sicurezza, denominato "decreto Paura".

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