
Bagarre a Montecitorio durante la discussione sulle mozioni relative a Gaza. I deputati del M5S hanno esposto in Aula cartelli con su scritto "Stop al genocidio" ed una bandiera della Palestina. Poco dopo anche i colleghi di Avs hanno sventolato la bandiera palestine e in entrambi i casi il presidente di turno, Fabio Rampelli, ha chiesto di rimuovere tutto.
"Quello di Netanyahu è un governo di assassini", ha tuonato Nicola Fratoianni di Avs che, poi, ha aggiunto: "Gaza è un'ecatombe. Da voi c'è stata una scelta complice siete complici di quello che sta avvenendo ed è una responsabilità politica". E ancora: "Avete ricostruito l'asse Roma Berlino, oggi come allora ci avete ricoperto di vergogna e infamia". Durissimo anche l'intervento di Giuseppe Conte che ha parlato, a fronto di "quasi 60 mila palestinesi trucidati, oltre 15 mila bambini", ha parlato di "genocidio". Da italiani "proviamo - ha aggiunto il leader del M5S - vergogna per una Italia che ieri è stata tra i due Paesi che hanno votato contro la revisione degli accordi tra Unione europea ed Israele: questo governo non ci rappresenta". Conte si è, infine, impegnato a combattere "perché questi crimini, questo indelebile sfregio contro l'umanità, siano perseguitati, ed i responsabili siano assicurati alla giustizia e puniti come meritano". Conte ha anche partecipato al presidio per lo stop alle atrocità nella Striscia di Gaza organizzato da alcune associazioni davanti a Montecitorio dove sono stati esposti cartelli con scritte del tipo: "Auschwitz-Gaza, oggi come allora Italia complice", mentre in un altro è stata mostrata la foto della senatrice Liliana Segre con la scritta: "Io ti simo ma...come puoi non urlare contro il genocidio?".
La deputata Laura Boldrini, invece, ha puntato il dito contro la "pulizia etnica" e contro l'assenza di Giorgia Meloni in Aula. "Non vedo la presidente del Consiglio", ha detto. "Ed è gravissimo, stiamo parlando dello sterminio del popolo palestinese, non è una questione abbastanza importante?" si è chiesta Boldrini che ha definito "gravissimo" il fatto che "in commissione difesa sia stato approvato l'acquisto di tecnologia militare da Israele mentre a Gaza si compiono crimini di guerra e contro l'umanità". E ancora: "Una vergogna totale. Ed è altrettanto grave che l'Italia non abbia votato a favore della revisione dell'accordo UE - Israele". Anche Elly Schlein punta il dito contro Giorgia Meloni che "non ha espresso una condanna chiara, e da quando è arrivato Trump si è ammutolita. Questo immobilismo ci rende complici e ci disonora rispetto ad un disegno criminale di deportazione. Il silenzio, oggi, è complice". La segretaria del Pd ha poi aggiunto: "Chiediamo al governo italiano e a Giorgia Meloni: di fronte a questo oltraggio, come si può rimanere fermi? Dov'è la voce dell'Italia? Una voce che nella storia tragica del Medio Oriente non è mai mancata". Schlein chiede, inoltre, che "arrivino condanne ed atti concreti, non le sciagurate astensioni alle Nazioni unite" e puntualizza: "Nessuno ha dimenticato il terribile attacco terroristico del 7 ottobre e la violenza brutale contro vittime innocenti, ma questo non giustifica il massacro di 15mila bambini innocenti a Gaza".
La mozione presentata dalle opposizione chiede appunto di "sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele concesse anteriormente alla dichiarazione dello stato di guerra dell'8 ottobre 2023, al fine di scongiurare che tali armamenti possano essere utilizzati per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, nonchè a sostenere e farsi promotore, a livello europeo con gli altri Stati membri, di opportune iniziative volte alla totale sospensione della vendita, della cessione e del trasferimento di armamenti allo Stato di Israele".
Si chiede inoltre di "provvedere all'immediata sospensione dell'importazione degli armamenti dallo Stato di Israele, anche in considerazione dei dati emersi dalla relazione dell'anno 2025, trasmessa alle Camere". Mozione che è stata respinta dall'Aula, mentre è stata approvata quella presentata dalla maggioranza e solo in parte quella depositata da Italia Viva.