Legittima difesa rafforzata e sgomberi più veloci

La ricetta della Lega che piace agli alleati

Nicola Molteni
Nicola Molteni
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Un nuovo pacchetto sicurezza è pronto a fare il suo ingresso in Consiglio dei ministri. La Lega ne ha snocciolato ieri una dozzina abbondante di punti in conferenza stampa a Montecitorio, dove erano presenti i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, e i sottosegretari alla Giustizia e all'Interno, Andrea Ostellari e Nicola Molteni (nella foto). Un provvedimento bandiera per il Carroccio, caldeggiato da Salvini, che contiene un buon numero di norme condivise dagli alleati, soprattutto con qualche limatura tra Viminale e Palazzo Chigi.

Tra le misure più attese (e trasversali) un'accelerata agli sgomberi, una stretta contro le baby gang (per evitare lo «scudo penale» di fatto per i minori che commettono reati seriali) e una legittima difesa rafforzata, per la polizia e, forse, anche per i civili.

Ma c'è anche, come anticipato al Giornale qualche giorno fa proprio da Ostellari, la reintroduzione della procedibilità d'ufficio per i furti aggravati, una misura che mira a contrastare il fenomeno dei borseggi.

Sull'immigrazione, proposte maglie meno larghe anche per i ricongiungimenti familiari (solo per coniugi e figli minori), mentre restano al momento ai margini le proposte più identitarie della Lega, come la «cauzione preventiva» per gli organizzatori di cortei da trattenere in caso di incidenti, l'osservatorio sull'islamizzazione e il divieto di velo a scuola.

Le norme simbolo però non mancano. In primis quella sugli sgomberi lampo, con la quale - dopo la corsia veloce introdotta per le prime case - verrebbe estesa l'azione immediata delle forze dell'ordine anche agli altri immobili occupati abusivamente, a prescindere dalla destinazione. Il tutto con l'obiettivo di ripristinare il diritto di proprietà entro 48 ore. E poi quella sulla legittima difesa. Su questa, il Carroccio insiste: si tratta di una tutela fondamentale per le forze dell'ordine, non uno scudo penale: di certo verrebbe meno l'automatismo dell'iscrizione nel registro degli indagati degli agenti coinvolti in incidenti se si evidenziano elementi di azione difensiva obbligata. La novità è che la tutela verrebbe estesa anche a chi non porta una divisa.

A completare il pacchetto, restando alle forze dell'ordine, l'estensione delle dotazioni di sicurezza taser e body cam alle polizie

locali. Il punto d'incontro sul pacchetto sarà nel segno del pragmatismo: misure condivise e non divisive, con un occhio di riguardo al contrasto a borseggi e microcriminalità, fenomeni in crescita e fonte di allarme sociale.

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