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Mentre la sinistra plaude alla Ong di Brindisi, il governo è vicino alla Guardia costiera

Missione a Lampedusa per gli onorevoli Sara Kelany e Francesco Filini di Fratelli d'Italia: "Abbiamo voluto portare alla Guardia costiera tutta la nostra vicinanza e la nostra stima"

"Vicinanza e stima alla Guardia costiera". FdI a Lampedusa, la sinistra plaude alla Ong a Brindisi

Mentre la sinistra si spertica nel sostenere le Ong e nel predicare l'accoglienza a tutti i costi, con sfilate pretestuose e strumentali, senza considerare le conseguenze di questa propaganda, dal centrodestra si lavora con serietà alla ricerca di una soluzione ma, soprattutto, non si fa mancare il sostegno a chi, davvero, rischia tutti i giorni la vita in mare per i soccorsi. Infatti, mentre i due deputati di Fratelli d'Italia, Sara Kelany e Francesco Filini, quest'oggi erano a portare il loro saluto alla Guardia costiera di Lampedusa, il governatore della Puglia Emiliano attendeva la nave Geo Barents al porto di Brindisi, città dove, per voce stessa dei pugliesi, raramente mette piede.

"Abbiamo voluto portare alla Guardia costiera tutta la nostra vicinanza e la nostra stima per far sentire a questi uomini e a queste donne, ingiustamente messi all'indice nelle scorse settimane, che non sono soli", ha dichiarato Filini, sottolineando la serietà e l'impegno, nonché l'umanità, che quotidianamente riversano nelle operazioni di salvataggio. Gli ha fatto eco la collega, ribadendo che questa visita ha avuto lo scopo di portare "la vicinanza delle istituzioni e di Fratelli d'Italia a un Corpo che rappresenta l'eccellenza dei salvataggi in mare in un'area, la Sar italiana, che si estende per 500mila chilometri quadrati intorno a 8mila chilometri di coste". Ma sarebbe sbagliato considerare solo questa come area operativa dei nostri mezzi navali visto che, come sempre più spesso accade, sono costretti all'intervento in aree non di propria competenza per l'incapacità e la mancanza di volontà di intervento degli altri Paesi ai quali sono state assegnate le aree Sar "con l'unico scopo di salvare delle vite".

Anche per questo motivo, prosegue Kelany nel comunicato, è "vergognoso e indegno colpevolizzare ingiustamente la Guardia costiera per meri fini politici di contrasto all'operato del governo". La missione a Lampedusa, spiega ancora Filini, serve "per testimoniare la vicinanza delle istituzioni e la nostra stima per la Guardia Costiera che nelle scorse settimane è stata impropriamente messa all’indice da qualcuno per meri fini di propaganda. Abbiamo toccato con mano qual è la capacità e il modus operandi di questa eccellenza italiana". L'onorevole, quindi, aggiunge per sottolineare l'impegno umano: "Parliamo di uomini e donne che danno tutti loro stessi per salvare vite umane, per svolgere un’attività indescrivibile con uno straordinario senso di professionalità e di umanità".

In un Paese in cui un rapper come Fedez si spende pubblicamente annunciando cdi voler finanziare le Ong o, meglio, comprare una barca sua e un deputato come Soumahoro si presenta sulla banchina per accogliere i migranti illegali, ci sono esponenti delle istituzioni che ancora puntano alla legalità e portano il loro sostegno a chi ogni giorno è davvero in prima linea. Abbiamo raggiunto telefonicamente l'onorevole Sara Kelany, che ha ribadito come la missione volesse far sentire la vicinanza dello Stato a un Corpo che "è stato messo all'indice dalla sinistra, che ha adombrato delle mancanze nelle gestione dei salvataggi. In realtà Capitaneria di porto e Guardia costiera si occupano di coordinare tutta l'ampia area Sar italiana e che molto più che spesso fanno interventi oltre l'area di competenza. Questo per sottolineare che l'Italia si spende tantissimo per i salvataggi".

La missione a Lampedusa, luogo simbolo dell'emergenza migranti, è stata organizzata proprio per continuare a mantenere accesi i riflettori su un'isola che sopporta un peso enorme, territorialmente e umanamente. "Ho visto gli equipaggi della Guardia costiera, sono rimasta colpita dalla loro dedizione verso questo lavoro. Ci sono equipaggi che restano in mare ore, ore e ore senza turnazione perché in tanti frangenti non si può tornare a terra.

Noi dovremmo levare gli scudi verso un Corpo che svolge un lavoro immenso", ha proseguito l'onorevole Kelany, sottolineando anche tutte le altre incombenze alle quali deve rispondere la Capitaneria di porto con la Guardia costiera.

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