Le parole di D’Alema su Israele sono offensive e poco coerenti

Sharon lo scorso 15 agosto ha fatto un discorso coraggioso alla vigilia delle operazioni di sgombero da Gaza: di dolore ma anche di speranza. Se penso invece alle dichiarazioni rilasciate lo scorso anno dall’onorevole D’Alema «a Gerusalemme c’è anche uno Stato aggressore che tende a confinare i palestinesi in una riserva indiana» noto l’evidenza di una scarsa lungimiranza e di una mancanza di strategia. Se penso inoltre che D’Alema potrebbe essere il candidato della sinistra al ministero degli Esteri c’è di che allarmarsi. L’onorevole D’Alema preferisce invece sostenere il presidente Lula che in Brasile è alle prese con furiosi scandali di corruzione che coinvolgono il suo partito (Pt) la cui politica è ormai senza speranza.
D’Alema, che oggi fa finta di non sapere che i nostri militari sono in Irak nell’ambito di una risoluzione Onu e in missione di aiuto allo sviluppo economico e sociale della popolazione irachena, come presidente del Consiglio ebbe a dire orgogliosamente, riferendosi alle azioni belliche: «L’Italia nei 78 giorni della guerra nel Kosovo è stata in prima fila».


È bene ricordare queste cose per evitare che l’Italia possa in futuro avere una politica estera debole e contraddittoria.
Senatore Enrico Pianetta

Presidente Associazione parlamentare di amicizia Italia-Israele Roma

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