Parte la corsa contro il tempo per l’approvazione del Pgt

Parte oggi la settimana decisiva per il Pgt, il Piano di governo del territorio che dovrà sostituire il vecchio piano regolatore e guidare la crescita di Milano. Il dubbio è legato al fatto che il termine definitivo per l’approvazione in seconda lettura del piano è il 14 febbraio e se il consiglio comunale non licenzierà il documento entro quella data, il piano diventerà carta straccia. Le grandi manovre partono questa mattina alle 9 con il vertice di maggioranza e i rappresentanti di Udc, Fli e il presidente del consiglio comunale (Fli) Manfredi Palmeri, cui seguirà alle 10 la riunione dei capigruppo. Obiettivo è trovare un accordo politico all’interno della maggioranza, invitando tutti i consiglieri a serrare le fila e a garantire la loro presenza in aula. La strategia prevede che si vada alla capigruppo con una posizione «condivisa» sul metodo per la discussione dei 4.765 emendamenti. La maggioranza, con la «mozione Gallera» di venerdì ha proposto quattro votazioni onnicomprensive che richiederebbero un paio di sedute, mentre l’opposizione ha suggerito l’accorpamento per temi simili.
«Finalmente Milano - assicura l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli - potrà essere governata con regole nuove, ferree, attuali».

Il rischio cementificazione? «Macché cemento. Per la prima volta passa l’idea che non si deve più consumare il suolo. Esattamente il contrario». La ricetta vincente? «Perequazione. Non si costruisce dove non ce n’è bisogno, si acquistano diritti in un’altra zona».

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