All'ultimo momento valido, ma alla fine è arrivato: il ricorso di Uci e Wada, la federazione internazionale del ciclismo e l'organismo mondiale antidoping, contro l'assoluzione di Alberto Contador ad opera della sua federazione spagnola, è ufficiale. Ora tocchera al Tas, tribunale degli arbitrati sportivi, decidere se il campione spagnolo pescato positivo all'ultimo Tour vada squalificato, oppure se sia valida la facile assoluzione spagnola. I tempi, purtroppo, non si presentano brevissimi, provocando così una serie di imbarazzi generali. Nell'attesa della sentenza, difatti, Contador continua a correre e a vincere. A maggio sarà anche al Giro. Con il risultato di vincerlo e di vedersi poi magari squalificato, il che comporterebbe un'altra edizione rovinata della corsa rosa.
Intanto, Contador ha conservato la maglia di leader del Giro di Catalogna dopo la quarta tappa. Il corridore del team Saxo Bank, al comando da ieri grazie al suo successo sui Pirenei, è rimasto in testa al termine dei 195 chilometri da La Seu D'Urgell a El Vendrell: sul traguardo si è imposto in volata il portoghese Manuel Antonio Leal Cardoso davanti a Giacomo Nizzolo (Leopard) ed allo spagnolo Jose Joaquin Rojas Gil. Domani la terzultima tappa porterà il gruppo da El Vendrell a Tarragona dopo 205 chilometri.
In Italia, invece, colpo doppio di Emanuele Sella nella terza tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali.
Parte il ricorso contro Contador, intanto lui comanda il "Catalogna"
Uci e Wada chiamano in causa il Tas contro l'assoluzione della federazione spagnola per il caso di doping al Tour 2010. Nel frattempo lui corre e vince. In Italia, alla "Coppi e Bartali" tappa e maglia per Sella
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