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Parte il risiko in Regione: tre candidati per due poltrone

Parte il risiko in Regione: tre candidati per due poltrone

Chi sostituirà Franco Nicoli Cristiani nel ruolo di vicepresidente del consiglio regionale? È una delle questioni politiche di cui si dibatte in queste settimane nelle stanze del Pdl, dopo l’arresto del consigliere regionale e le sue dimissioni dall’ufficio di presidenza. La votazione era all’ordine del giorno nella seduta di ieri al Pirellone, ma il capogruppo del Popolo della libertà, Paolo Valentini, ha chiesto di rinviare la decisione dell’aula a dopo le vacanze di Natale, nella prima seduta utile di gennaio.
La decisione entra in un contesto più ampio, che a catena riguarda la presidenza delle commissioni e un rimpasto nella giunta di Roberto Formigoni, atteso per l’inizio del prossimo anno e che dovrebbe portare nella squadra del governatore lombardo almeno una donna. Il nome più gettonato rimane quello di Margherita Peroni, bresciana come Nicoli Cristiani, pidiellina di area vicina a Cl, attuale presidente della Commissione Sanità, ma non si escludono altre soluzioni esterne.
In ballottaggio per il ruolo di vicepresidente del consiglio restano Margherita Peroni e il “laico” Carlo Saffioti, dato in pole position, anche se nei corridoi del Pirellone si parla anche del ciellino doc Stefano Carugo. Il ruolo più ambito rimane però la presidenza della commissione Sanità, che potrebbe liberarsi con un eventuale trasferimento ad altro incarico di Margherita Peroni. Tra i candidati proprio Carugo, direttore del reparto cardiologia del Pio Albergo Trivulzio. Saffioti non ha mai fatto mistero di essere interessato all’incarico, ma l’ipotesi sembra tramontata e al consigliere bergamasco del Pdl, medico psichiatra, è stato affidato il dipartimento Sanità del Pdl regionale.
Se Saffioti sarà eletto vicepresidente del consiglio regionale, rimarrà libero l’incarico di presidente della commissione Agricoltura e Parchi. Anche in questo caso non mancano i candidati: tra i nomi che circolano con maggiore insistenza Doriano Riparbelli e il comasco Gianluca Rinaldin. Meno probabile Rienzo Azzi.
Tra gli effetti dell’arresto di Nicoli Cristiani, c’è anche la richiesta dell’opposizione che la giunta si costituisca parte civile. «La Regione Lombardia ha il dovere di tutelarsi» dice il consigliere del Pd, Giuseppe Civati, che chiede anche di bloccare la liquidazione del dimissionario Nicoli. Dalla giunta fanno notare che per una scelta del genere è necessario almeno attendere il rinvio a giudizio.
Un coordinamento regionale del Popolo della Libertà lombardo è convocato per domani mattina in viale Monza, su iniziativa del coordinatore Mario Mantovani e del vicecoordinatore vicario Viviana Beccalossi. All’ordine del giorno anche i congressi provinciali. A causa delle incompatibilità tra coordinatore e assessore, i temi si intrecciano: se un esponente della giunta Formigoni diventerà coordinatore, lascerà libero l’incarico. I nomi di cui si è parlato di più per un incarico ai vertici locali del Pdl sono quelli di Alessandro Colucci e Stefano Maullu.


Sono attesi in viale Monza per venerdì Roberto Formigoni, Ignazio La Russa, Mariastella Gelmini, Paolo Romani, Michela Brambilla, Daniela Santanchè, Mario Mauro oltre ai parlamentari e consiglieri regionali lombardi. Saranno annunciati i nuovi incarichi nei dipartimenti regionali e lanciate nuove iniziative contro l'area C voluta dalla giunta Pisapia per il centro di Milano.

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