Partita la caccia all’oro

Seconda regione per numero di presenze (prima è la Lombardia), il Lazio si presenta all’Olimpiade di Pechino non solo con 47 atleti, ma anche con la speranza di portare a casa medaglie pregiate. Su tutte l’aspettativa principale riguarda Andrew Howe, lunghista di punta della squadra azzurra di atletica leggera. Dovrà vedersela col solito Saladino, ma ha già ammesso di andare in Cina per puntare al gradino più alto del podio. Classe 1985, nato a Los Angeles e reatino d’adozione, il sorridente atleta dell’Aeronautica ha confidato di sognare l’oro olimpico da sempre. Dopo di lui, riflettori puntati su Alessia Filippi, nuotatrice che ha appena stabilito il record dei 1500 stile libero ai campionati italiani che si sono disputati al lago Le Bandie. La 21enne atleta dell’Aurelia nuoto punta al podio nelle sue gare (200 dorso, 400 stile libero, 400 misti, 800 stile libero, oltreché nella staffetta mista e nella 4x200 stile libero) con un background invidiabile: cinque ori europei (Budapest 2006, Eindhoven 2008; Helsinki 2006 e Debrecen 2007 in vasca corta) e tre bronzi, niente male.
Sempre in piscina c’è attesa per la famiglia Marconi, che si trasferisce in Asia al gran completo con Maria, Tommaso e Nicola. Lei, 24enne delle Fiamme Gialle, gareggia nel trampolino da 3 metri; stessa specialità del fratello Tommaso, 26 anni, in forza alla Marina Militare e dell’altro fratello Nicola, 30 anni, anch’egli tesserato per la Marina. Sempre dall’acqua affiorano le speranze di medaglia di Gabrio Zandonà e Giulia Conti, cui è affidato il compito di accendere le luci dei riflettori nella vela. Entrambi impegnati nella classe 470, hanno ben figurato nelle preolimpiche fin qui disputate. 31enne lui, 23enne lei, hanno la «testa» giusta per non sfigurare affatto.
Due i calciatori sugli scudi, gli alfieri dell’olimpica allenata da Pier Luigi Casiraghi: il laziale de Roma Lorenzo De Silvestri e il neo acquisto del Napoli Andrea Russotto sognano come il resto della truppa di riportare in Italia un oro che nel calcio non conquistiamo dall’Olimpiade di Berlino, roba che ad allenare c’era Vittorio Pozzo, quasi la preistoria del football.

Da menzionare anche Mauro Badaracchi, 24enne di Tivoli, che nella pistola da 10 metri può dire la sua ad altissimi livelli. Finale dedicato a Sara Bertoli, pentatleta nobile (è parente della famiglia Agnelli) e ad Andrea Valentini, uguale disciplina, atleta delle Fiamme Azzurre.

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