(...) I tir sono diretti agli impianti dellAmsa a Milano, a Brescia, dove la struttura fa capo alla A2A, e a Mantova, dove se ne occuperà la società Siem.
In tutto verrà smaltito «un bastimento carico carico di...» settemila tonnellate di spazzatura. La Regione Lombardia mantiene così fede allaccordo, senza nessuna retromarcia. Ma il Pirellone è chiaro fin da subito su un punto. I rifiuti destinati agli impianti lombardi devono essere rigorosamente urbani e «appena prodotti». Sono tassativamente esclusi dalloperazione di solidarietà allemergenza i sacchi del passato, quelli cioè rimasti per le strade o peggio ancora bruciati e bagnati.
Sono esclusi anche i cosiddetti rifiuti ingombranti (pneumatici, mobili, elettrodomestici) e quelli pericolosi (pile, batterie, tubi fluorescenti). In ogni caso i rifiuti saranno tutti sottoposti, prima del recepimento, ad «accurati» controlli per verificare che nella spedizione siano state rispettate tutte le regole. E si spera che nei camion non ci siano spiacevoli sorprese.
In un comunicato, la Regione Lombardia ricorda poi che nella decisione di accogliere i rifiuti sono stati «considerati anche i primi segnali tangibili di iniziative campane per uscire dallemergenza». In particolar modo lavvio del termovalorizzatore di Acerra. Daltra parte, proprio questa era sempre stata una delle condizioni «discriminanti» indicate dal Pirellone, insieme alla qualità dei rifiuti, quindi alla sicurezza ambientale e sanitaria, «e oltre ovviamente alle garanzie economiche».
«Compiamo questa azione - commenta il presidente della Regione Roberto Formigoni - per lo spirito di solidarietà che ha sempre contraddistinto la Lombardia, di fronte a una grave emergenza ambientale e sanitaria, che anche per il caldo può creare pericoli molto seri per la salute della popolazione, a partire dai bambini.
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