È il partito unico la formula della vittoria

Come finiranno le elezioni del 2006 cui saranno chiamati 40 milioni di italiani? Semplice, basta leggere con occhio attento nel quadro della politica italiana. Intanto, a sinistra i comunisti - post, old, neo, cripto, rossoverdi, quercigarofanati e di sagrestia - sono il 30 per cento dell’elettorato di casa nostra. È la stessa percentuale del 1948! Come scrive Guzzanti, è una massa che non si convertirà mai. Sull’altro fronte i neri e/o criptofascisti sono all’incirca il 10 per cento e in costante diminuzione. Ne deriva che il 60 per cento degli elettori italiani non è, e non è mai stato né comunista né fascista. Sono 24 milioni di cittadini.

Se a questa marea di cittadini che hanno attuato la grande, misconosciuta e sofferta Resistenza contro le sirene della dittatura di sinistra e di destra, se a questa marea di cittadini di serie A si rivolgesse con decisione - riaccendendone la speranza e il gusto della politica - il Partito unico della libertà, ecco che Prodi, il suo giallo Tiramisù e qualche nostalgico del Ventennio finirebbero in rottamazione per la definitiva liberazione dell’Italia - nell’aprile prossimo - dal ciarpame ideologico e inquietante del secolo ventesimo.

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