Pasotti e Rocca si piantano per ritrovarsi

da Roma

«Ma perché dobbiamo continuare a far guadagnare in questa maniera gli avvocati matrimonialisti?». A porsi la domanda è stato Maurizio Costanzo, uno che di questi argomenti se ne intende. Così ha scritto il soggetto, e poi la sceneggiatura insieme ad altri, della commedia sentimentale Voce del verbo amore diretta da Andrea Manni e da venerdì in 200 cinema distribuita da Medusa. E all'insegna del «riproviamoci» ecco la storia, «in controtendenza perché in genere ci si manda al quel paese dall'inizio alla fine», di una coppia con due figli interpretata da Stefania Rocca e Giorgio Pasotti che dopo la separazione e dopo il solito iter da neo-single, torna a frequentarsi e poi ad amarsi.
Contenta dell'esperienza Stefania Rocca che spiega: «Il mio personaggio mantiene una responsabilità verso l'altro, un sentimento che esiste.

La cosa divertente è che tutti e due pensano di ricominciare ma non sanno come dirselo». Mentre Pasotti ha apprezzato la leggerezza del film perché, dice, «quest'anno ho preso parte solo a film molto intensi e mi sembrava giusto ora, anche per la mia carriera, interpretare una commedia».

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