Una giornata allaria aperta quella di Pasquetta, come vuole la tradizione. In città o fuori porta non conta, limportante è godersi il tepore primaverile e la vista degli alberi in fiore. In molti ieri hanno «simulato» la gita di Pasquetta nei parchi cittadini, armati di coperte, cuscini e del classico cestino da pic-nic, oltre allimmancabile pallone. Illusione di campagna per chi ha deciso si trascorrere la giornata allIdroscalo, al Monte Stella o al Bosco in città. In 200mila invece hanno scelto di onorare lusanza e di abbandonare la città per la classica gita: tra le mete più ambite i laghi, di Como e di Garda o la riviera ligure.
Molti, invece, i turisti a Milano per la Pasqua: centro preso dassalto da gruppi numerosi di tutte le nazionalità. Oltre ai giapponesi, notoriamente amanti della città della Moda, anche tedeschi, inglesi e americani passeggiavano in calzoncini e maniche corte da piazza della Scala a piazza della Repubblica, dove si svolge la tradizionale Fiera di SantAngelo (che lanno prossimo festeggerà 40 anni): 230 bancarelle da via Appiani alla chiesa di SantAngelo di cui 56 di fiori sono state ammirate da centinaia di milanesi, ma non solo.
Moltissimi gli appassionati di arte che hanno avuto il privilegio di visitare le numerose mostre con sale quasi vuote e poche code. Antipasto alle esposizioni di Palazzo Reale, la «Calamita cosmica» di Gino De Dominicis, lo scheletro di 24 metri, vera e propria attrazione del centro. In mostra a Palazzo Reale il Realismo Magico di Antonio Donghi, oltre 100 opere, di cui alcune assenti nellesposizione romana che lha preceduta (catalogo Skira) ammirate da 300 persone. Grande successo per «Kandinsky e lastrattismo in Italia» che ha collezionato 2000 visite e code allingresso, mentre al primo piano «La bellezza della donna nellantico Egitto» ha visto staccare 1300 biglietti. «Il teatro magico di Paul Klee» alla fondazione Mazzotta (fino al 29 aprile) ha attirato 500 persone, mentre oltre un centinaio di milanesi non hanno resistito al fascino di «Picasso illustratore» alla fondazione Stelline.
Gli amanti dellarchitettura e del design, invece, hanno scelto la Triennale. «The New Italian Design. Il paesaggio mobile del nuovo design italiano» (fino al 25 aprile), la collettiva di giovani architetti e designer, censiti e scelti dal Palazzo dellarte, è stata visitata da 250. Alla sede distaccata Triennale Bovisa, lo spazio dedicato allarte contemporanea, è in scena il primo appuntamento del progetto triennale «Timer» un focus sulla scena internazionale attuale: 33 artisti di tutto il mondo espongono opere create dopo l11 settembre. Filo conduttore il tema dellintimità, che dà il nome alla mostra «Intimacy», (fino al 10 giugno) è visto passare 300 persone.
Sempre arte contemporanea per la Rotonda della Besana dove sono esposte le sculture di luce di Chiara Dynys, che hanno attirato circa 400 visitatori.
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