Una passeggiata nei parchi storici per sfuggire al caldo

Per quanti cercano di sfuggire alla calura estiva o per coloro che desiderano trascorrere una giornata diversa dalle altre, esiste un rimedio talvolta trascurato: i parchi. Tanto per i locali quanto per i foresti, l’ente culturale Grandi Giardini italiani ricorda che, oltre a spiagge e mare, la Liguria offre tranquilli e ombrosi parchi. Ve ne segnaliamo tre in particolare, che, in realtà, meriterebbero una gita in qualunque periodo dell’anno e non solo in estate.
Il primo è il parco di Cervara, un complesso formato dall’antica Abbazia di San Girolamo e da un monumentale giardino all’italiana. Appena sopra Paraggi, sul versante orientale del Monte di Portofino, Cervara sorge a picco sul mare. Una vista mozza fiato, la fitta macchia mediterranea ed i terrazzamenti a fasce sono gli elementi caratterizzanti l’immensa oasi verde che circonda l’antica abbazia. Non mancano poi fontane, statue ed elementi di decoro a rendere ancora più interessante la passeggiata nel parco. A questa può, inoltre, seguire una visita culturale all’edificio religioso. L’abbazia, costruita nel XIV secolo, oltre a possedere elementi architettonici di pregio, è legata ad aneddoti curiosi e a vicende storiche che vedono protagonisti: Petrarca, Santa Caterina da Siena e Francesco I re di Francia.
Il secondo suggerimento riguarda Villa Durazzo Pallavicini a Pegli. Dimora progettata da Michele Canzio, scenografo dell’ottocentesco teatro Carlo Felice, fu realizzata tra il 1840 e il 1846 e recentemente restaurata. Il parco, che circonda la villa, prevede un percorso articolato che si snoda tra la Coffee House, l’Arco di Trionfo, il Gazebo delle rose, e la Pagoda Cinese. Un felice connubio tra architettura e natura impreziosito da divertenti giochi d’acqua. Altro elemento che di per sè vale la visita, è la ricca collezione di piante rare; il cedro libanese, il sughero e le palme sono solo alcuni degli esemplari presenti nel parco.
Ultima segnalazione è Villa Hanbury a Ventimiglia. Delle tre è senz’altro la più conosciuta, grazie al suo famigerato orto botanico ma grazie anche ad alcuni eventi e manifestazioni, ad esempio il premio Ginzane-Cavour, che la scelgono ogni anno come loro cornice. La storia della Villa è indissolubilmente legata alla figura del suo fondatore, Thomas Hanbury. Mosso dal suo interesse di naturalista, durante la seconda metà dell’800, trasformò 18 ettari di vigneti e uliveti in uno dei primi giardini botanici di acclimatazione per piante esotiche. La foresta australiana, la zona di acacie, la collezione di succulente (piante grasse), i giardinetti all’italiana,il frutteto e il giardino dei profumi, sono solo alcuni degli spazi che costituiscono questa fantastica oasi verde.

Dal 2000 la tutela di questo patrimonio naturalistico è passata all’Università di Genova, che ha il compito di continuare l’opera iniziata da Thomas Hanbury.
Conclusi i consigli, non ci resta che augurarvi buona visita!

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