«Io resto al Milan. Il Milan è casa mia. Non volevo interrompere la mia carriera in rossonero dopo aver vinto i miei primi due trofei con questa maglia».
E salta tutto per aria.
La dichiarazione di Alexandre Pato appare sul sito del Milan quando mancano una ventina di minuti alle 17 e rimbalza sul tavolo di un ufficio del quartiere di Marylebone a Londra dove Adriano Galliani e lAd del City, Brian Marwood, hanno le penne in mano. Sul tavolo il contratto che legherà Carlitos Tevez al Milan attraverso un prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni più tre di bonus. Contemporaneamente a Parigi, Leonardo sta ufficializzando lacquisto di Maxwell e durante la conferenza di presentazione del difensore brasiliano dichiara: «Su Pato le cose stanno andando avanti, sono ottimista per natura. Ci sono delle possibilità, ma non cè accordo. Vedremo, cè tempo». Ma per France Press laccordo cè già e ci sono le cifre, 35 milioni per il cartellino, per lesattezza 28 subito più 7 di bonus, e quadriennale a 7,5 milioni per il giocatore. Tantissimi soldi. Anche LEquipe nella sua edizione on line conferma la trattativa citando una fonte vicina al club parigino. E quasi con una contemporaneità che neppure un thriller di Sir Alfred Joseph Hitchcock sarebbe riuscito e riprodurre, sotto gli uffici milanesi della Saras, Massimo Moratti confida: «Sì, penso che Tevez andrà al Milan. Se è un peccato? È il calcio». Facendo capire di aver ormai allentato la presa su Carlitos. LInter però sta smaltendo i ranghi, Jonathan al Parma, Castaignos al Bologna.
A Marylebone intanto si sta scrivendo la parola fine alla trattativa Tevez quando squilla il telefono, cercano il dottor Galliani, lAd risponde, chiude la comunicazione e al presidente esecutivo John McBeath annuncia che la trattativa è saltata: «Non possiamo più acquistare Tevez perché Pato non lascia il Milan. Con rammarico ma felice per la scelta di Pato, ritengo chiusa la trattativa». Sul sito del Milan campeggia la dichiarazione del papero: «Voglio contribuire a scrivere la storia del Milan e ai successi futuri di questa società con allegria e in perfetta armonia con tutto lambiente. Questa gioia mi darà la carica per affrontare le partite future con maggiore entusiasmo, voglia di vincere e fare gol. Oggi per me è un giorno speciale. Ringrazio il presidente Berlusconi, la società e tifosi che hanno sempre creduto in me».
La svolta clamorosa impiega un nanosecondo a raggiungere Parigi, chiedono a Leonardo di Pato, e il dg del Paris Saint Germain risponde secco: «Cè forse qui Pato? Oggi è la giornata di Maxwell. Prossima domanda grazie».
Adriano Galliani, lavvocato Lorenzo Cantamessa e lagente Fifa Giuseppe Riso, sono già in direzione aeroporto di Luton per rientrare a Milano. Dacchito ma con evidente enfasi, dallentourage dellInter trapela questo intento: «Ma allora lo prendiamo noi». In realtà nessuno, in questo intrigo internazionale, può assicurarci che fra City e Milan sia stato un addio o un arrivederci.
Il dubbio è lecito perché questa è stata la versione ufficiale apparsa, ma ne sono circolate altre due, a loro modo intriganti e affascinanti. La prima segnala una rottura della trattativa per colpa del City che non ha ritenuto consona lofferta del Milan. La seconda è sentimentale, e riconsegnerebbe a tutta questa storia di calcio, quel valore romantico che nel tempo è volato via dai campi di football. E segnala un decisivo intervento di Silvio Berlusconi.
Giriamola: ora cosa fa Tevez che voleva solo il Milan? Giocherà nellInter? E Pato già venduto al Paris Saint Germain?
Troppo presto per dire che il caso è chiuso. Intanto dagli uffici di Corso Vittorio Emanuele esce la dichiarazione più scontata: «Abbiamo già fatto la nostra offerta per Tevez. Aspettiamo la risposta». Ci sono due accordi da raggiungere, quello col City che sembra il meno improbabile, e quello con Carlitos. Se largentino non recede dal suo ingaggio di 8,5 milioni a stagione fra stipendio e bonus, difficile trovi un accordo economico con Moratti. Carlitos ha ancora due anni e mezzo di contratto con il City, il presidente dellInter è pronto a proporgli un quinquennale ma a una cifra inferiore al suo attuale ingaggio. Apparentemente lInter ha unautostrada davanti, devo solo dimostrare che non stava bleffando.
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