Patria potestà, lite Morgan-Argento: "Ricuso giudice". Lei: "Nuova istanza"

I legali di Morgan hanno chiesto la ricusazione del giudice al tribunale dei minori, ma la Argento insiste: "Presenterò una nuova istanza"

Patria potestà, lite Morgan-Argento:  
"Ricuso giudice". Lei: "Nuova istanza"

Roma - Si allungano i tempi della vicenda giudiziaria che coinvolge l’attrice Asia Argento e il musicista Marco Castoldi, in arte Morgan, in merito alla richiesta di decadenza della potestà parentale richiesta dalla madre per la figlia nata dalla loro relazione. I legali di Morgan hanno infatti presentato nei giorni passati un’istanza di ricusazione del giudice al tribunale dei minori, che è stata accolta. È stato nominato un nuovo giudice che fisserà una nuova udienza se l’attrice presenterà al tribunale una nuova istanza. "Abbiamo depositato l’istanza di ricusazione del giudice - ha spiegato Enrico Fioretti, uno degli avvocati di Morgan - perchè ritenevamo e riteniamo tutt’ora che il nostro assistito abbia diritto come padre e come cittadino a essere giudicato da chi non si è già formato un convincimento per avere già esaminato la sua posizione".

Processo sospeso Il giudice ricusato, spiegano i legali del musicista, è infatti lo stesso che lo scorso 23 febbraio aveva disposto l’affidamento esclusivo della bambina alla madre. Argento aveva in seguito chiesto la decadenza della potestà parentale dopo la nota intervista rilasciata dall’ex compagno al periodico Max nella quale il musicista parlava delle sue esperienze con la droga. "Ora - ha proseguito l’avvocato Fioretti - il processo è sospeso e andrà riassunto solo con un impulso della signora Argento che potrà depositare una nuova istanza". Stamattina al tribunale dei minori di Roma Morgan non era presente: "Aveva prenotato l’aereo per venire - ha spiegato l’altro suo legale, Giampaolo Cicconi - ma lo abbiamo bloccato all’ultimo questa mattina". Era presente invece Asia Argento, in tailleur chiaro, foulard al collo, scarpe basse e occhiali dalla montatura pesante, ma non ha rilasciato dichiarazioni. "Il nostro riserbo - ha spiegato l’avvocato della figlia del maestro dell’horror - è perchè la vicenda coinvolge gli interessi di una bambina. Non si tratta del loro divorzio - ha proseguito l’avvocato Carlo Tomassy - è vero che sono personaggi noti, ma qui in primo luogo c’è una bambina".

In merito alla ricusazione del giudice il legale ha commentato: "I giudici sono tutti uguali, non ci sono le condizioni per la ricusazione. Ne prendiamo atto: per noi un giudice vale l’altro. Penso che la nuova udienza sarà fissata a breve - ha concluso il legale - faremo subito l’istanza".

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