Cronaca locale

Patruno e Brivio all’Idroscalo

Viviana Persiani

La festa di Ferragosto si concluderà, stasera, all'Idroscalo, con un grande spettacolo di musica popolare e cabaret che coinvolgerà tutti i visitatori alla zona delle Tribune già a partire dal tardo pomeriggio. Il programma, infatti, prevede, alle 18, Lino Patruno in jazz con una band internazionale di 7 elementi. Alle 19 Roberto Brivio e Lino Patruno eseguiranno, per la gioia di tanti nostalgici, alcuni dei numeri più celebri de I Gufi. Alle 21.30, ecco Ciappa el Tram Balorda, canzoni popolari con Roberto Brivio, Grazia Maria Raimondi e Ariberto Ensemble. Infine, alle 23, gran finale con la band di Lino Patruno e Roberto Brivio. Il 17, il Teatro di Verdura presenterà Vergine Madre ovvero canti, commenti e racconti di un'anima in cerca di salvezza dalla Divina Commedia. Da un progetto di e con Lucilla Piagnoni, il pubblico entrerà in contatto con sei canti dell’opera di Dante, probabilmente i più noti. Sei tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita: il viaggio (il primo canto dell'Inferno), la donna (Francesca, il V), l'uomo (Ulisse, il XXXVI), il padre (Ugolino, il XXXIII), la bambina (Piccarda, il III del Paradiso), la madre (Vergine madre, il XXXII del Paradiso). È la commedia umana di Dante, una strada che si rivela costeggiata da figure «parentali». Quello che si compone, guarda caso, è il disegno di una famiglia. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie: il lato oscuro di Ulisse, l'aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre. Un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera.
Sogno di un Valzer di Oscar Strauss, in scena giovedì 18, al Vittoriale, è un capolavoro dell'operetta viennese, un classico, un affresco dipinto con i diversi stili del valzer: una sorta di simbolo dell'operetta. In un piccolo stato europeo, il Principato di Flausenbray, l'amore fra una nobile e un non titolato non viene avversato. Lei è la principessa Elena e lui è il bel giovane tenente Niki, uno scanzonato ragazzo amante dell'avventura e delle belle donne. Le nozze hanno luogo con sfarzo e interesse generale sotto la paterna benedizione del re Gioacchino. Elena, innamorata, ha voluto fortemente questo matrimonio ma Niki non dimostra altrettanta passione tanto che la prima notte di nozze, lasciata sola la moglie, confida all'amico Montschi il suo malumore: non gli piace quel mondo falso, tutto etichetta, che lo opprime. Sogna ancora Vienna, la sua città, simbolo di libertà, spensieratezza e libertà. Sarà proprio Montschi a informarlo che sono arrivate delle giovani ragazze viennesi che si esibiscono in un locale della città. Niki non ci pensa due volte: abbandona la sposa e si reca nel locale dove si esibiscono le sue compatriote. Qui nasce un idillio fra il neo sposo e la bella violinista Franzi che ignora la vera identità dell'intraprendente ufficiale. Ma vengono scoperti. Non solo dal suocero di Niki, il re Gioacchino, ma persino da Elena. Il mattino seguente, Elena si chiede il perché del comportamento di Niki. Avrà forse lei sbagliato qualcosa? Elena chiede consiglio proprio a Franzi.

Ora è tutto chiaro per Franzi: il tenero innamorato era solo un tenentino in cerca di evasione.

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