Tre anni di reclusione per Nazareno Patrizi e Raffaele Perrone, 2 anni e 8 mesi per Santino Ciarniello (tutti dipendenti dellEnav, Ente nazionale assistenza al volo), con uno sconto tra gli 8 e i 10 mesi rispetto alla sentenza di primo grado grazie al rito abbreviato. Nel processo stralcio hanno patteggiato la pena al processo dAppello 3 dei 7 imputati di omicidio colposo e disastro colposo in relazione alla strage provocata dallincidente aereo di Linate che l8 ottobre del 2001 provocò la morte di 118 persone. Per il sostituto procuratore generale Celestina Gravina, che sostiene laccusa in aula insieme al collega Salvatore Sinagra, «si sono assunti le loro responsabilità». Fabio Marzocca, il quarto imputato, non ha invece chiesto di patteggiare.
Unudienza breve, quella di ieri, caduta allo scadere del termine di 90 giorni concessi dal presidente della quarta corte dAppello, Renato Caccamo, per la perizia sul nastro originale delle conversazioni intercorse il giorno della collisione fra la torre di controllo e i piloti del Cessna e quelli dellaereo della compagnia scandinava Sas. Ascoltato il perito e trascritte le conversazioni registrate sul nastro magnetico, il tribunale ha aggiornato il processo al prossimo 7 aprile, permettendo così alla difesa di prendere visione della relazione del tecnico.
Davanti ai giudici, dunque, compariranno come imputati lex amministratore delegato Enav, Sandro Gualano, lex dirigente Enac, Francesco Federico, lex direttore dello scalo, Vincenzo Fusco e infine il controllore in postazione «ground», Paolo Zacchetti, condannati in primo grado a pene da 6 anni e mezzo a 8 anni.
Inoltre, alla ripresa dei lavori il prossimo aprile, la corte dovrà valutare anche la posizione di tre imputati assolti in primo grado. Si tratta di Sandro Gasparrini, funzionario Enav, Antonio Cavanna e Giovanni Grecchi, dipendenti Sea.
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