Patto tra imprese e istituzioni per fermare il pericolo giallo

Sostegno allo sviluppo da parte di istituzioni e istituti bancari e forme di garanzia per la tutela dei marchi e dei brevetti, anche sotto forma intellettuale: sono queste alcune delle esigenze dei piccoli e medi imprenditori del Nord Ovest per sbarcare in Cina emerse durante il convegno «Il caso Cina: Capitalia e il NordOvest Imprese a supporto delle Pmi impegnate in processi di internalizzazione», tenutosi ieri mattina a Palazzo Cambiaso a Genova. Il confronto ha visto la partecipazione di alcuni imprenditori già operanti in Cina, oltre al direttore generale della Bipop Carire, Vittorio De Stasio, e il vicepresidente del Nordovest Imprese e Presidente di Confapi Liguria, Roberto Minerdo.
Nel corso del convegno è stato anche attivato un collegamento in videoconferenza da Shanghai con il direttore della filiale locale della Banca di Roma. «Certamente le nostre imprese sono in grado di portare beni, prodotti e idee all’estero, ma devono anche essere tutelate per non perdere le proprie capacità - conferma Roberto Minerdo -. La parola chiave è senz'altro fare sistema perchè i numeri della Cina e di altre regioni del mondo sono tali da non consentire alla singola impresa di avventurarsi verso questi mercati». In quest'ottica si muove l'associazione Nordovest Imprese, che raccoglie oltre mille aziende dell’area nord occidentale italiana, comprendente l'Api (associazione piccole imprese) di Alessandria, l'Api di Asti e la Confapi Liguria.

«Noi facciamo sistema tra le imprese, creando di fatto un distretto industriale che abbraccia tutto il territorio del Nord Ovest», spiega Minerdo. E martedì 23 maggio anche l’Ucid, l’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, organizzerà un convegno dedicato allo stesso tema.

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