Letizia Moratti chiama, il sindacato risponde. Archiviati fischi e insulti, si muovono le diplomazie e soprattutto i programmi per il futuro. Laltro giorno la lettera partita da via Durini con la proposta di un Patto per lo sviluppo che unisca tutte le parti sociali. Ieri la risposta della triplice. «Ho ricevuto - racconta la Moratti - la lettera dai tre segretari generali Cgil, Cisl e Uil di Milano, Onorio Rosati, Fulvio Giacomassi e Roberto Monticelli. Accettano la mia proposta di incontro per un lavoro comune sui temi del lavoro. Sono felice che si sia messo in moto un dialogo con le organizzazioni sindacali milanesi, con lobiettivo di dare a tutti un lavoro dignitoso e sicuro. Sono certa che questo confronto sarà utile per definire obiettivi e metodi delle nuove politiche del lavoro a Milano e, in generale, per la positiva collaborazione tra le parti sociali».
Ieri in mattinata, invece, lincontro con il presidente dellAler Luciano Niero e lannuncio del «piano casa» del candidato sindaco del centrodestra che prevede la costruzione di 45mila nuovi alloggi. «Magari - sorride lex sindaco e oggi assessore Piero Borghini che laccompagna - considerando un doppio mandato». Dieci anni, dunque, ma lobiettivo della Moratti è ben chiaro. «Nel mio programma - spiega la Moratti - parlo di 45mila nuovi alloggi da costruire. Un progetto che, con laiuto dellAler è più che fattibile e servirà a diminuire gli affitti di 150 euro, così come il costo al metro quadro scenderà di 500 euro». E poi lannuncio che il Comune con lAler ha avviato un piano da 32 milioni che prevede la realizzazione entro lanno di mille posti letto per gli studenti universitari. Centodieci alloggi sono già stati realizzati nel quartiere Stadera, altri ne saranno costruiti nel quartiere Mazzini, nella residenza dei Martinitt e in altre zone della Città. «Questo piano aggiunge la Moratti - si aggiunge a quello varato dallInail nel dicembre scorso che, con un investimento di 223 milioni di euro, prevede la costruzione di residenze universitarie nelle zone vicine alle tre grandi università milanesi, Statale, Bicocca e Politecnico». La Moratti parla poi di «contratti di quartiere che devono essere riempiti di contenuti sociali». Il che significa «garantire ai cittadini i servizi alla persona, quelli socio-assistenziali, i servizi alla cultura, come le biblioteche e i teatri, i servizi allo sport». Promossi a pieni voti anche i custodi sociali, un servizio già esistente, ma che va certamente rinforzato. «I milanesi chiedono compagnia le parole della Moratti e il portierato sociale è una giusta risposta a questo bisogno.
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