Strozzati dai vincoli del patto di stabilità e dai mancati rimborsi del gettito dellIci (1,2 miliardi), i sindaci italiani sono pronti a scendere per le strade di Roma, in nome di quella fascia tricolore che li accomuna al di là delle appartenenze di partito. La protesta dei Comuni, per le «insostenibili» difficoltà di bilancio è scoppiata ieri a Milano, allassemblea dellAnci delle regioni del Nord e ha raccolto subito lappoggio del presidente dei sindaci, Sergio Chiamparino. «Se non avremo risposte soddisfacenti dal governo - ha affermato il sindaco di Torino - non escludo affatto forme di mobilitazione che colpiscano lopinione pubblica». Lo strappo dei primi cittadini sarebbe accompagnato dallabbandono del tavolo di concertazione della Conferenza unificata. «Se il Paese non è in grado di recuperare 800 milioni di euro entro lanno per restituire il gettito Ici del 2009 - ha attaccato Attilio Fontana presidente di Anci Lombardia - allora è meglio che lo Stato porti i libri in tribunale». E per manifestare contro la morsa del patto di stabilità, il presidente di Anci Veneto è arrivato a una scelta drastica. «Fuori dal mio ufficio - ha affermato - ho fatto togliere la targa di sindaco e ho messo quella di procuratore fallimentare».
Commentando lincontro di mercoledì scorso, lassessore al Bilancio Beretta ha confermato di aver trovato «un interlocutore attento e disponibile a cercare soluzioni condivise. Occorre però che il governo consenta agli enti locali di aumentare la possibilità di fare investimenti, poiché essi sono in grado di generare posti di lavoro con immediate ricadute positive sul territorio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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