Pavia - Un massacro a colpi di coltello. Due donne e una bambina sono state trovate senza vita in un appartamento di Stradella, in provincia di Pavia, in via Bruno Buozzi 9. Le donne hanno un'età apparente di vent’anni, la bambina di tre o quattro, e sarebbero state accoltellate. Con loro, riferisce l’azienda regionale emergenza urgenza, c'era un uomo albanese, gravemente ferito. Sul posto il 118 di Pavia e i carabinieri. Anche le vittime sarebbero di nazionalità albanese e sui loro corpi ci sarebbero ferite inferte da numerose coltellate.
Faida familiare Sarebbe maturata all’interno di una faida tra due famiglie albanesi la strage di oggi pomeriggio nella palazzina di via Buozzi alla periferia di Stradella. Sono state uccise una bambina di 4 anni, sua madre e sua zia: tutti albanesi come il padre della piccola, gravemente ferito e trasportato d’urgenza al Policlinico San Matteo di Pavia. Gli assassini, secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri di Stradella, sarebbero altri due albanesi attorno ai 30 anni che sono fuggiti dopo l’agguato e ora sono ricercati. Un contrasto, quello tra due famiglie, che si trascinava ormai da mesi. L’altra sera contro l’ appartamento della palazzina di via Buozzi erano stati esplosi alcuni colpi di pistola sparati dalla strada. Anche in quel caso a sparare potrebbero essere stati i due albanesi, regolari in Italia, che ora sarebbero i primi sospettati della strage.
I precedenti Liti tra la gente, agguati, denunce, scontri e colpi di pistola contro la palazzina di via Buozzi a Stradella sparati proprio l’altra sera. Era una faida in corso da mesi quella tra due famiglie albanesi, che sarebbe sfociata oggi nell’uccisione a coltellate di due donne, di una bambina di 4 anni e al ferimento di un giovane. Il quotidiano la Provincia Pavese riporta proprio oggi un ampio servizio sulla faida, alla luce dell’ultimo episodio, gli spari l’altro ieri sera contro l’abitazione delle vittime. Tra le tre e le cinque persone hanno sparato diversi colpi contro le finestre e il balcone dove abitavano le due donne, la bambina e il giovane, senza però ferire nessuno. Panico e terrore tra gli altri inquilini che si sono asserragliati in casa. L’odio tra le due famiglie risale a molto tempo fa, anche se non è chiaro da cosa sia iniziato.
Pare che gli appartenenti ai due gruppi litigassero spesso per strada, si azzuffassero anche tra la gente. Gli episodi più eclatanti sarebbero due. Il primo una rissa nel piazzale della stazione il 12 maggio scorso, quando uno dei protagonisti era stato preso a sprangate e il secondo gli spari dell’altro ieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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