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PBL, punizione esemplare per van Ende dello Charleroi

LONDRA 14 aprile 2056. Sono sei gli squalificati per il prossimo turno della «Premier Body League», giunto agli ottavi di finale: Oscar Pernishenko (Dinamo Zagabria), Andryi Favellati (Avellino), Joseph Akunabuti (Bayer Munich), Matilda «Macha» Marchena (Osasuna), Gavrilo Smith (Crystal Palace) e Obanagy van Ende (Charleroi). A quest’ultimo è stata inoltre inflitta l’amputazione dell’orecchio sinistro perché, si legge nel dispositivo del Tribunale dello Sport di Helsinki «si è rifiutato, al termine dell’incontro di ritorno con l’Osnabrück, di sottoporsi al controllo doping».
È questo il primo caso, nella storia della «Premier Body League», di «grave condotta antisportiva» di un tesserato. Come noto, a tutti gli atleti della PBL vengono somministrate, nelle 24 ore che precedono gli incontri, dosi variabili (in base al peso corporeo e all’età) di Enu e korpinone, le uniche sostanze dopanti ammesse dalla Federazione.


L’attaccante dello Charleroi, che ha peraltro già al suo attivo, in questa edizione della PBL, due piedi e cinque occhi (secondo «marcatore» della stagione dietro al portiere avellinese Jack Procopio, che ha collezionato tre piedi, due mani e ben otto occhi), ha dato mandato ai legali del suo club per difenderlo dall’accusa infamante. «Sono pulito - ha detto - e ho rifiutato il controllo soltanto per il nervosismo a seguito della sconfitta».

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