Il Pd dà il via all’autocritica

Dopo la sberla elettorale alle regionali, il centrosinistra romano dà il via a una forma di autocritica per analizzare la situazione e fissare le strategie per la ripresa. «Dobbiamo voltare pagina. Alle nostre spalle c’è una fase in cui negli obiettivi ha prevalso quello di rappresentare in città punti di vista legati alla politica nazionale» ha detto il presidente della Provincia Nicola Zingaretti nel suo intervento alla direzione romana del Pd. «Ricostruiamo - ha affermato - l’autonomia politica del partito romano. In questi mesi abbiamo avuto risorse immense non sfruttate come i circoli, i parlamentari, gli amministratori, i municipi. Una grande forza che però non è mai stata unita nelle scelte, ha prevalso la frammentazione nell’illusione che ciò garantisse la presa sulla città. Oggi Roma chiede un partito unico, che pensa e che decide. Altrimenti non serviamo a questa città. Cogliamo la novità della sconfitta, voltiamo pagina e costruiamo un soggetto più libero, unitario e franco».
«Siamo stati in campo al 30% della nostra forza - ha detto Zingaretti - serve un’azione collettiva.

Non demonizzo la capacità espressa dai comitati elettorali, ma è osceno il divario tra la ricchezza dei singoli comitati e la povertà del soggetto partito. Non è da demonizzare ma è certamente una cosa che non va. Non abbiamo più niente da spartirci per dividerci in gabbie contrapposte - ha concluso - al centro torni il bene comune».

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