Rissa a sinistra. E non è un modo di dire. Spintoni, insulti, qualche colpo basso, denunce e minacce. Pd e Rifondazione comunista sono (già) arrivati alle mani. Letteralmente. Ring del confronto politico fra «alleati» il Consiglio di zona 9. Protagonisti dellincontro alcuni esperti consiglieri con rilevanti incarichi circoscrizionali. E il particolare anagrafico non è un dettaglio. A scatenare il finimondo, infatti, è stata la (apparentemente innocua) proposta di andare nelle scuole superiori del quartiere (senza gettone di presenza) a illustrare il lavoro del Consiglio, ma in generale la funzione e il valore dellimpegno politico (bel paradosso, non cè che dire). La proposta è partita da due giovani consiglieri di Pdl e Pd, Marzio Ferrario e Stefano Indovino, ed è stata condivisa da altri colleghi, che hanno deciso di circoscriverla, appunto, agli under 30. Lo «sbarramento» anagrafico non è piaciuto alluomo di Rifondazione Comunista in Zona 9, lex vicepresidente e attuale presidente di commissione Sport Gianfranco Tucci, che prima ha provato a eliminare il limite detà via emendamento, poi in Consiglio ha deciso di inscenare una protesta, con tanto di striscione che dava dei «razzisti» a Pd, Pdl e Lega. E qui inizia il racconto della bagarre. «Non ho avuto il tempo di esporlo e mi sono trovato sei colleghi addosso». Gli uomini del Pd - confermano altri consiglieri - si sono arrabbiati moltissimo per quel «lenzuolo». Poi, complice probabilmente una gestione dellaula poco decisa, qualcuno ha deciso di provvedere direttamente - secondo la ricostruzione - togliendolo dalle mani del «rifondarolo». «No, non è esagerato parlare di aggressione», dice lui. Sono inevitabilmente seguiti insulti («fascista» il più gettonato), spintoni, e - per i testimoni - anche qualche colpo basso andato a segno, fino alla sospensione della tormentatissima seduta. «La mia - dice Tucci - era una contestazione legittima, al metodo della decisione, avrebbe avuto un tempo limitato. È stato un fatto increscioso, ma lo considero un incidente di percorso che possiamo ricomporre». «Per fortuna cerano solo un paio di cittadini - commenta Ferrario - perché è stato davvero umiliante assistere a questo spettacolo, e sentir dire cose come picchiami, se hai coraggio. Come consigliere me ne scuso», dice amaro lincolpevole Ferrario. «Sono rimasto annichilito e sono senza parole - aggiunge un altro esponente del Pdl, Gabriele Legramandi, il consigliere più giovane - sono al mio primo mandato e non mi aspettavo certo di vedere uno spettacolo del genere». Al di là della componente umana e caratteriale, che indubbiamente avrà avuto il suo peso, cè da dire che la rissa non è un caso, politicamente parlando. La zona 9, infatti, è lunica in cui la sinistra governava già ai tempi dellamministrazione Moratti. E fu unamministrazione di zona tormentata proprio dalla guerra fra Pd e Rifondazione Comunista, a colpi di sedute notturni, litigi, polemiche infinite e doppie convocazioni per tenere in vita, artificialmente, una maggioranza che non cera più. Proprio Tucci, allora vicepresidente, fu protagonista di quello scontro, tanto da essere revocato a metà mandato dalla presidente (anche attuale), la democratica Beatrice Uguccioni.
«Hanno litigato sempre, su tutto, per cinque anni - ricorda Roberto Rocca, fino a maggio consigliere per il Pdl - ma la cosa incredibile è che hanno avuto il coraggio di ripresentarsi insieme, solo per tenersi le poltrone. Il risultato è questo spettacolo indecente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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