Roma - Se le primarie del Partito democratico si svolgessero oggi, vincerebbe quasi certamente Pierluigi Bersani. In attesa del 25 ottobre, data fissata per la chiamata alla scelta del leader democratico, i pronostici arrivano dal quotidiano Il Riformista che titola "Bersani in fuga", e rende noti i dati di un sondaggio di Ipr Marketing: l’ex ministro delle Attività produttive sarebbe in vantaggio su tutti gli avversari con consensi che superano di molto quelli dei suoi rivali politici.
Bersani in testa col 54% Da segnalare anche il dato relativo alla partecipazione alle primarie, che farebbe registrare un netto calo. L’indagine demoscopica indica quindi Bersani al 54%, Franceschini al 35% e Marino all’11%, ma soltanto l’8% dell’intero elettorato italiano dichiara che voterà alle primarie. Dal fronte 'bersaniano' la senatrice Francesca Marinaro rileva: "Viene premiata un’immagine collegiale e più rassicurante di Bersani rispetto alle altre candidature. Tuttavia rimane il problema della partecipazione, l’elemento del coinvolgimento è la base di ogni democrazia occidentale. Bersani che vuole coinvolgere gli elettori per una partecipazione che sia effettiva, diffusa sul territorio. Le primarie sono utili e importanti, ma ne va assolutamente rivista la missione".
Alternativa di governo: possibile se c'è credibilità Sulla stessa lunghezza d’onda la deputata Alessia Mosca, che sottolinea: "Bersani è il candidato che può fare meglio al Pd e al suo ruolo di forza di opposizione oggi, e di alternativa di governo domani.
Il dato che emerge dal sondaggio sull’affluenza al voto tuttavia deve far riflettere tutti coloro che sono in queste ore impegnati nella campagna per le primarie: una alternativa di governo si costruisce se riusciamo a essere credibili per la maggioranza degli italiani"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.