2 BILANCIO
Applaudo la Balzani ha capito Berlusconi
Mi riferisco allarticolo di cronaca de «Il Corriere Mercantile» del 3 dicembre nel quale vengono riportati gli applausi che il sottoscritto avrebbe rivolto alla relazione dellassessore Balzani durante lultimo Consiglio comunale del 2 dicembre u.s.. Ebbene, tengo a far notare che la relazione in questione mi è parsa equilibrata e politicamente corretta sia nella forma che nei contenuti.
Mi è parso estremamente corretto che lassessore Balzani abbia predisposto un documento di bilancio programmatico non già improntato a tagli su servizi che inevitabilmente graverebbero sui cittadini, ma facendo pienamente conto sulla manovra sostitutiva dellIci che il Governo Berlusconi ha alluopo predisposto in aiuto dei Comuni in sostituzione delle mancate entrate dovute allabolizione dellIci.
Perché ciò mi è parso politicamente corretto. Guai se allobiettività di quel documento programmatico si fosse sostituita la propaganda elettorale facendo pesare tagli sui servizi ai cittadini addossandone le colpe allattuale governo!
Per questo motivo ho applaudito. E riapplaudirei.
Altra cosa è e sarà il mio giudizio sui metodi con cui la Giunta mira a determinati obiettivi, ma - almeno sulla forma dellesposizione programmatica dellassessore Balzani - voglio anteporre la buonafede a qualsiasi pregiudizio di parte.
Cordiali saluti.
consigliere comunale
Forza Italia, verso il Pdl
2 LA GUERRA DEI CONTATTI
Vedrete che Biasotti doppierà Burlando
Caro Massimiliano Lussana, sposo appieno lo slogan coniato dal nostro Premier Silvio Berlusconi sperando che anche Tu, voglia farlo tuo, in vista dellimpegno arduo che ci vedrà uniti nella conquista di, 156 Comuni, della Provincia di Savona oltre alle Europee nel 2009 e per lappuntamento alle Regionale nel 2010. I nostri lettori hanno bisogno di ottimismo, fiducia e sicurezza nellunità dintenti, hanno bisogno di fatti e non di parole e/o inaugurazioni fini a se stesse. Con la crisi economica alle porte, le promesse da campagna elettorale, si riveleranno un boomerang per chi lavrà proferite. Bisogna saper stare vicino al popolo e alle sue necessità primarie, bisogna incidere con i fatti e non con gli slogan. In questa ottica a mio avviso vincente, vedo di cattivo gusto gli sprechi inauditi, visto le difficoltà quotidiane della gente, del Governatore Burlando in fatto di spot elettorali a pagamento sulle testate giornalistiche e sulle varie televisioni private nonché radio e cartellonistica.
Un fiume di denaro pubblico (dei cittadini contribuenti liguri) che se moltiplicato per i 18 mesi che servono ad arrivare allevento delle Regionali 2010, si presume possa essere di milioni di euro, volatilizzati e non utilizzati per far fronte al grave disagio sociale ed economico della nostra Regione. Sobrietà ed equilibrio, invece, dovrebbero essere le parole dordine. Non ho mai visto un pessimista aver successo. E francamente devo ammettere che, in questo momento storico dove vede la luce un nuovo soggetto politico che è il Popolo delle Libertà, non ho mai percepito tanto entusiasmo e tanta voglia di fare e di mettersi in gioco (da parte di eletti ed elettori) come in questo particolare momento storico. Stiamo lavorando per Voi e con la convocazione degli stati generali di Varazze del 12/13 dicembre 2008 si porrà finalmente la prima pietra, simbolo di un lavoro oscuro, che serve ad edificare una casa comune con solide fondamenta.
Ora arriviamo a Sandro Biasotti. È pronto, carico e voglioso. Idee chiare, maturate grazie allesperienza acquisita sia nei cinque anni di governo della Regione, sia nei quattro anni di opposizione sia nella breve ma intensa esperienza parlamentare. Un altro Biasotti: meno incosciente di quello del 2000, quando accettò la candidatura a Governatore della Regione Liguria e vinse, primo dellarea di centro destra e primo Governatore eletto direttamente dal popolo. Più maturo, più sicuro della sue indubbie e indiscusse qualità, più equilibrato in una sola parola più politico vero. Si è messo a disposizione e solo quando arriverà linvestitura ufficiale da Roma, scenderà in campo. La coesione, della forza politica che lo sosterrà, è il primo e imprescindibile punto che vuole realizzare. Limpegno è difficile forse molto più difficile che nel 2000.
Andrea Cevasco
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