«Il Pdl prima forza del Partito popolare»

Un partito che ha scelto il suo nome «in omaggio alla religione della libertà» e che «secondo l’ultimo sondaggio è al 45 per cento». Davanti al Congresso del Partito popolare europeo, Silvio Berlusconi racconta così il nuovo Pdl che, dice, «vuole diventare la costola italiana del Ppe».
Parole che raccolgono gli applausi non solo dei tanti delegati ma anche dei leader presenti a Varsavia, tra cui il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente della Commissione Ue Manuel Barroso e il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker.
«Abbiamo adottato il manifesto dei valori del Ppe e vogliamo essere la parte italiana del Partito popolare europeo», dice il Cavaliere dal palco dove campeggia ancora la scritta Forza Italia, visto che il neonato Pdl ancora non è formalmente confluito. Il primo passaggio, infatti, arriverà dopo le elezioni di giugno, con l’adesione dei nuovi europarlamentari al grande gruppo del Partito popolare europeo.


A quel punto sarà già chiusa la trattativa, in corso da mesi, per la candidatura alla presidenza del Parlamento europeo di Mario Mauro, attuale vicepresidente. Un risultato che Berlusconi è deciso a portare a casa, convinto che il Pdl possa diventare la principale delegazione nazionale dentro al Ppe.
AdS

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