«Non ci defiliamo dal fare opposizione, è il Pdl che non ci vuole», Emanuele Basso capogruppo de Laltra Genova attacca a testa bassa laltra opposizione: Pdl, Lega Nord e Destra che ieri hanno lanciato lautoconvocazione di una assemblea per riprendere le tematiche cittadine che la giunta comunale non affronta, escludendo dalliniziativa i mussiani. Una scelta politica precisa che Basso, Murolo e Musso non hanno digerito lanciando accuse al loro ex capogruppo Matteo Campora: «Quando ho chiesto perché non eravamo stati contattati mi ha detto che ormai siamo su fronti contrapposti - accusa Basso -. Io pensavo di essere allopposizione della Vincenzi, non del centrodestra e quel documento non avrei avuto nessuna difficoltà a firmarlo». Lo sfogo di Basso non trova però sponde nel Popolo della Libertà che rivendica lazione intrapresa: «È una fatto politico sottoscritto da alcuni gruppi che intendono presentarsi compatti alle elezioni del 2012. I rapporti con Basso, Musso e Murolo per quanto restino umanamente cordiali, sono cambiati dal punto di vista politico: sono loro che ci hanno lasciato. Non vedo perché Emanuele Basso debba scandalizzarsi, può capitare che si facciano iniziative comuni come no - replica Campora -. In fondo loro non ci hanno mica coinvolti sul documento delle società partecipate presentato la settimana scorsa».
Ma lo sfogo di Basso non si placa, convinto che le divisioni allinterno del centrodestra e la possibilità che ci si presenti con più candidati non porti che ad una riconferma della Vincenzi a palazzo Tursi: «Sembra che il Pdl con noi voglia andare alla guerra - spiega ancora Basso -. Lo ritengo un fatto gravissimo e non andremo allautoconvocazione perché non andiamo a mangiare a casa di chi non ci invita.
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