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«Il Pdl del Nord? Una bella idea ma servono fatti»

«Il Pdl del Nord? Una bella idea ma servono fatti»

Attilio Fontana, sindaco di Varese e leghista tutto d’un pezzo, adesso Roberto Formigoni vuol fare il Pdl del Nord.
«Molto positivo. Io aspetto. Bene il messaggio, adesso servono i fatti».
Ha detto di volere un partito più legato al territorio.
«Finalmente si riconosce che la territorialità di un movimento politico non è una limitazione, come dicevano tanti ottusi».
Formigoni l’ha indovinata?
«Ho molta stima di lui, un politico estremamente capace e intelligente. Si sta portando avanti. Bene che a noi si aggiungano altri che vanno nella nostra stessa direzione. Noto, invece, il solito ritardo della sinistra».
Farà concorrenza alla Lega.
«Concorrenza? Non penso, c’è posto per tutti. Possibilità di ragionare e tanti spazia aperti davanti a noi».
Al Nord Formigoni vi ruberà voti.
«Noi abbiamo qualche titolo in più. Siamo stati leghisti all’inizio, lo siamo ora e lo saremo in futuro».
Sarete alleati o rivali?
«Sono contento che Formigoni dica così, ma ha qualcosa da imparare. Al Nord la golden share è della Lega. Ma ci rafforza nella convinzione della bontà delle nostre idee».
Formigoni ha detto che ormai la questione settentrionale è decisiva per il futuro del Paese.
«Mi fa piacere, perché il problema si fa sempre più grave. Il Nord soffre se l’economia ha problemi».
Soffre anche il Sud.
«Il Nord di più, qui l’economia è fondata sul lavoro e non sull’assistenzialismo. In Sicilia si assumono 1.500 dipendenti in una notte, mentre noi li stiamo tagliando».
Lei è anche presidente di Anci Lombardia, la manovra Monti?
«Il vecchio governo voleva razionalizzare la virtuosità: un premio a chi fa bene, penalizzazioni a chi fa male».
E invece?
«Monti ha premiato furbi e cialtroni, facendo pagare chi è bravo».
Sicuro che sia così?
«Il miliardo e 450 milioni di euro da redistribuire andranno in proporzione al gettito. I cittadini di Comuni che pagano le tasse, saranno puniti».
Parla per Varese?
«Varese che ha accatastato tutte le case sarà penalizzata e premiati, invece, Comuni a cui ne mancano 20mila. Torniamo alla spesa storica e così è sempre il Nord a pagare, mentre i cialtroni la fanno franca».
Dicono che la manovra sia tante tasse e poco sviluppo.
«Tante tasse, niente sviluppo e soprattutto nessun taglio agli sprechi. Fanno pagare la povera gente e a beneficiarne sono quelli che tengono il comando di questo governo e si sono fatti piccoli e grandi piaceri».
I Comuni soffrono?
«Una vergogna che colpiscano ancora i Comuni che sono l’unico comparto della pubblica amministrazione che da anni sta pagando».
E dove si deve tagliare?
«I miliardi investiti nelle missioni di pace. Conviene avere i militari in Afghanistan e un’Italia fallita? E i privilegi delle Regioni a statuto speciale sono inammissibili in un momento di difficoltà».
Sono sempre gli altri a dover tagliare.
«Siamo seri. Il comparto dei Comuni è il 2,7 della spesa pubblica e ha già fatto tagli per 8,5 miliardi. Se tutta la pubblica amministrazione facesse così, farebbero 280 miliardi».
Ma la Lega non vuole abolire le Province.
«Si risparmiano 200 milioni, la Rai ogni anno costa molto di più.

O parliamo dei miliardi di euro sprecati dalla sanità della Sicilia? E magari ci aggiungiamo quella campana».
A Roma fate opposizione dura, ma in Lombardia siete al governo con Formigoni.
«Qui sul territorio si riesce a governare bene, è l’aria romana che ammorba tutto».

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