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Il Pdl ora prova a stanare l’Udc: «Scelte omogenee nel Nord-Ovest»

MilanoÈ il momento delle scelte, possibilmente chiare. Sta per suonare il campanello dell’ultimo giro prima della volata-elezioni regionali, e il Pdl tende la mano per l’ultima volta all’Udc, offrendo alleanze per «grandi aree socio-economiche» omogenee.
La proposta, che riguarda il Nord-Ovest, è stata discussa ieri a Milano con i vertici locali del movimento da uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. E oggi sarà sottoposta al leader, Silvio Berlusconi.
Il Popolo della libertà non proporrà agli ex dc un «matrimonio» politico generale che vada «da Torino a Bari». Ma non intende neanche consentire scelte a «macchia di leopardo» che - a pochi chilometri di distanza - vedono gli uomini di Casini alleati del centrodestra in Lombardia e della sinistra in Piemonte. Quindi ecco le aree sovraregionali.
«In Lombardia potremmo anche fare a meno dell’Udc - spiega La Russa - l’alleanza non è necessaria per vincere. Però non vogliamo lavorare con lo stesso opportunismo di altri. Allora all’Udc diremo che se vuole confermare l’accordo in Lombardia va bene, può venire nell’alleanza che sostiene Formigoni, però la scelta deve essere più vasta, valere per un’area socio-economica. Diciamo la circoscrizione delle Europee: Lombardia, Piemonte e Liguria».
I candidati sono quelli già decisi, e annunciati. Dunque se non ci sarà l’accordo a Genova su Sandro Biasotti e a Torino su Roberto Cota non ci potrà essere neanche a Milano con Formigoni. «Non è un ultimatum - sottolinea La Russa - è un’offerta positiva, un’apertura.

Avrei preferito alleanze omogenee in tutte le regioni, ma siamo pronti a discutere un accordo del genere, che poi è quello che ci chiedono gli esponenti locali dell’Udc, che in Lombardia continuerebbero volentieri l’esperienza di governo».

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