Il Pdl prepara la nuova squadra: Albertini giocherà da ala esterna

L’ex sindaco pronto a collaborare con la giunta di centrodestra: "Le mie capacità potrebbero essere messe a frutto in un ente"

Letizia Moratti potrebbe schierare la giunta prima del ballottaggio contro Pisapia. Arruolando i big: non è escluso che accettino un impegno milanese il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il ministro Ignazio La Russa - che scherzando ha ammesso che per mantenere al sicuro (con il centrodestra) la città farebbe il portinaio. Ma si parla anche dell’ex presidente della Provincia Ombretta Colli. E se per l’ex amministratore di «condominio» in piazza Scala, Gabriele Albertini, si è ventilato nei giorni scorsi un rientro da vice o prosindaco, il diretto interessato comparso ieri come testimonial del buongoverno al fianco della Moratti in un tour tra Portello, Citylife e Fabbrica del Vapore, smentisce incarichi di giunta ma non esclude un ruolo da ala esterna. L’ex sindaco che mesi fa era quasi pronto a candidarsi con il Terzo polo, ora è «a disposizione per collaborare con l’amministrazione Moratti, potrei dare un contributo da una posizione che abbia a che fare con le mie competenze e la mia esperienza». Magari in qualche ente, cita l’esempio di un altro suo predecessore, «Carlo Tognoli alla Fondazione Policlinico. Quando il sindaco sarà riconfermato come mi auguro troveremo un modo perchè le mie capacità possano essere messe a frutto, non direttamente nella squadra di governo ma magari in un ente». Il sindaco ha aprlato dell’ipotesi di calare gli assi della prossima giunta anche allo stato maggiore del Pdl riunito ieri a pranzo nella sua casa in centro. Presenti il governatore Roberto Formigoni, La Russa, i coordinatori locali Mario Mantovani, Maurizio Lupi, Luigi Casero, Massimo Corsaro e lo spin doctor della campagna Paolo Glisenti. Full immersion per mettere a punto le ultime mosse prima del voto di domenica e lunedì. Come il mega show che il sindaco sta cercando di organizzare entro giovedì sera in piazza Duomo, contatti in corso per una star internazionale e il partenopeo Gigi D’Alessio. Ma soprattutto tour nelle 9 zone, grigliate, quattro eventi per i giovani venerdì sera per il gran finale.
«Della squadra di governo dovete chiedere al sindaco - sta abbottonato La Russa -, io come Lupi, Formigoni, Casero, Corsaro, De Corato e Mantovani siamo al servizio della candidatura di Letizia, le altre scelte spettano a lei che è pronta ad ogni sacrificio per non consegnare Milano nelle mani della sinistra». L’ipotesi riferisce Corsaro «va ancora condivisa con la Lega, potrebbero fare anche i loro nomi o presenteremo solo una parte dei nostri». La campagna «finalmente» puntualizza Formigoni «si sta concentrando sui programmi e solleviamo perplessità profonde su quello di Pisapia», come «il progetto della moschea, i concorsi aperti agli extracomunitari che hanno solo il permesso di soggiorno: cosa ne pensano le famiglie che hanno un figlio precario?».


La Russa infine sottolinea che la scelta del terzo polo di non dare indicazioni di voto «è una finta libertà molto strana, soprattutto nel caso di Fli che si dice un partito di destra ma dimostra di essere indifferente se avere un sindaco di Rifondazione o la Moratti. Non facciamo ai singoli elettori che hanno votato altre liste, agli esponenti locali e agli astenuti».

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