Un appello a fare ricerca, a non fermarsi davanti a una proposta di legge contro la vivisezione. Questo linvito che il dipartimento sanità del Pdl lancia ai direttori sanitari della Lombardia e ai ricercatori. E lo fa davanti al ministro della Salute Ferruccio Fazio che si impegna, dal canto suo, a finanziare i progetti di ricerca nonostante i tagli e le difficoltà del momento. La stoccata a Renzo Bossi cè. Il consigliere regionale leghista ha da poco presentato una proposta di legge contro la vivisezione. Ma di tutta risposta il Pdl replica: «Senza la ricerca la sanità non va avanti. La ricerca è vita - spiega il responsabile del dipartimento pidiellino, Stefano Carugo - Non si può quindi impedire la ricerca sui ratti, soprattutto se aiuta a trovare delle soluzioni». Dello stesso parere è il ricercatore Andrea Stella: «La ricerca clinica nasce da una ricerca di base sui tessuti o sugli animali. La legge italiana tutela già molto gli animali rispetto a un tempo. Chi avanza certe proposte di legge, stia prima una quindicina di giorni in un laboratorio e poi ne riparliamo».
Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, chiede unaccelerazione alla collaborazione tra gli attori in campo: «Oggi più che mai va fatto un ulteriore sforzo coordinando in modo unitario gli sforzi in un ambito eterogeneo e sfaccettato come quello della ricerca scientifica. Per ottenere la massima efficacia dei risultati è prioritario infatti che le attività di ricerca condotte dai diversi soggetti vengano svolte in un ambito di regia complessiva che permetta di evitare duplicazioni e sappia massimizzare i progressi svolti».
Durante il convegno promosso dal Pdl e dal Partito popolare europeo, il consigliere Angelo Giammario, membro della commissione consiliare alla Sanità, ha ribadito la validità del modello sanitario lombardo.
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