Pechino «fotocopia» pure i cubi di Rubik: 150mila sequestrati

È stato il più celebre rompicapo, il più efficace stuzzica nervi degli anni Ottanta. Inventato dal professore di architettura e scultore ungherese Erno Rubik nel 1974, chiamato all’inizio «Cubo magico» dal suo inventore, il rompicapo fu rinominato in «Cubo di Rubik» dalla Ideal Toys nel 1980 e nello stesso anno vinse un premio speciale dalla giuria dello Spiel des Jahres in Germania, unico solitario premiato nella storia del premio. È stato il giocattolo più venduto della storia, con circa 300 milioni di pezzi venduti, considerando anche le imitazioni.
Ecco, appunto, le imitazioni... Il cubo torna in auge perchè la Guardia di finanza di Verona ha sequestrato migliaia di «Cubi di Rubik» contraffatti e ha quindi bloccato l’intera distribuzione, che ne aveva già commercializzato circa 150 mila pezzi. I militari delle fiamme gialle hanno scoperto che riproduzioni false del celebre rompicapo ideato più di trent’anni fa erano state messe in vendita negli ipermercati e nei centri commerciali del nord e del centro Italia, in particolare attraverso i distributori automatici di giocattoli.
La merce sequestrata, che, hanno stimato gli inquirenti, ammonta ad un valore di 200 mila euro, è stata introdotta in Italia da una società produttrice cinese con sede a Monza.

Due italiani (un trevigiano e un bolognese) e quattro cinesi responsabili della vendita illegale dei cubi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per illecita commercializzazione di prodotti contraffatti e frode in commercio.

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