(...) In molti spiegano che la tassa è più facilmente «digeribile» dai cittadini se è ben chiaro che i soldi incassati vengono reinvestiti per finanziare servizi come bus o metropolitane. Come è successo a Londra dove Livingstone ha concesso generosi sussidi al sistema dei bus, con il risultato che ora la città dispone di 280 chilometri di corsie riservate (il 50 per cento in più rispetto al 2000) mentre le corse sono aumentate dell8 per cento. «Noi - assicura Albertini - sappiamo esattamente come destinare i soldi ricavati: tassando chi usa lauto in un anno potremmo acquisire i finanziamenti per costruire un chilometro di metropolitana!». Inevitabile ricordare il coro di proteste che si leva ogni volta che il progetto fa capolino. «Cè stata - ammette a Rtl 102.5 il sindaco - unopposizione trasversale che va dalle istituzioni, anche amiche, ad ampi strati della popolazione. Ma è normale. Qualcosa di nuovo e di diverso viene sempre osteggiato e poi magari, come è accaduto a Londra, alla prova dei fatti se ne vedono le utilità. E allora viene accettato. Lallora assessore ai Trasporti della Regione disse che tornavamo al Medio Evo con la gabella. Poi ricordo la ex presidente della Provincia, anchessa ora non più molto critica, ma allora lo era eccome! E poi tanti esponenti di partiti politici, categorie come i commercianti. Direi che soltanto qualche raro esponente dellambientalismo, per una volta favorevole a noi, si espresse con una buona dose di razionalità».
«È una proposta condivisibile - il commento di Giovanni Terzi (Fi), presidente della commissione Ambiente -. Le ferrovie ci portano in centro a Milano più rapidamente. Se lobiettivo dellauto è raggiungere la città nel minor tempo possibile, bene questo obiettivo è fallito. Le polemiche? La situazione è grave. È arrivato il momento di prendere iniziative anche drastiche per ridurre traffico e inquinamento. Il governo a Roma lha già fatto, recependo le direttive dellUe sullo smog. Cosa che il centrosinistra non ha mai fatto». A Londra, analizzate le cifre, il pedaggio sembra funzionare. La velocità delle macchine è aumentata del 37 per cento (media salita da 14,5 a 17,7 chilometri allora), incremento degli abbonamenti ai trasporti pubblici, diminuizione del 30 per cento dei veicoli e una riduzione del 40 per cento degli ingorghi. Lì si pagano 5 sterline (più di 7 euro) dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 18,30. Una rete di telecamere controlla che gli automobilisti non facciano i «furbi». Felicissimi i tassisti perché la riduzione del traffico significa più corse e più guadagni. Avvelenato, invece, il dente dei negozianti con Colin Stanbridge, presidente della Camera di commercio, che non contesta i benefici derivanti dalla diminuzione del traffico, ma lamenta la frenata dello shopping.
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