Pedaggio sulle tangenziali: no di La Russa e De Corato

O tutti o nessuno. Il Comune frena la proposta del presidente della Provincia Guido Podestà di far pagare un ticket sulle tangenziali per finanziare infrastrutture per la mobilità e metropolitane. Intanto, perché «aumenterebbe il traffico». É la prima osservazione del vicesindaco Riccardo De Corato. «Il principio può anche essere giusto - premette -, ma mi sembra di difficile attuazione. Mettere i caselli intaserebbe ulteriormente le strade di accesso a Milano, lungo viale Forlanini ci sarebbe un effetto imbuto». Ma pure sul principio, il numero due della Moratti ci tiene a fare una puntualizzazione: perché, «non sono un leghista - precisa -, ma dico che Milano non può essere sempre “cornuta e mazziata”, serve equiparazione». Dunque: «O c’è una legge del governo, che dice che per realizzare una quarta corsia o intervenire sulle tangenziali a Milano, come a Roma o Venezia, i Comuni possono introdurre una tassa di scopo, e lo fanno tutti, oppure non si capisce perché dovremmo far pagare i pendolari lombardi e un domani se servono lavori sul raccordo anulare arrivano legge speciale e fondi straordinari». Dunque: «Ne parlerò con il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli. L’idea di un ticket sulle tangenziali deve essere pensata come “sistema Italia”, può essere opportuno autorizzarlo per le grandi aree urbane che hanno le tangenziali. Purché la regola, ribadisco, valga per tutti altrimenti sarebbe discriminatorio».
Già due giorni fa una prima retromarcia a Podestà è arrivata dal vicecoordinatore cittadino del Pdl, Marco Osnato: «Oggi il pedaggio sarebbe inopportuno, creerebbe ulteriori difficoltà alla circolazione» ha detto. Un’uscita che ha messo in imbarazzo parte del partito, visto che il presidente della Provincia è anche coordinatore regionale del partito. «Osnato sa bene quello che dice - chiarisce il ministro Ignazio La Russa - è il vicecoordinatore cittadino del Pdl e la sua è una posizione ufficiale». Festeggia la Lega: il capodelegazione in Regione, Davide Boni, è «molto soddisfatto che anche il Comune ritenga inopportuno il pedaggio, una posizione che evidenzia come nello stesso Pdl non ci sia una visione comune sull’iniziativa lanciata dalla Provincia». Secondo Boni «rischierebbe solo di penalizzare ancora di più i pendolari che ogni giorno usano queste arterie per raggiungere il posto di lavoro, restando imbottigliati per ore nel traffico». Difende invece la proposta del suo presidente l’assessore (ex An) alle Infrastrutture della Provincia, Giovanni De Nicola: «Vogliamo puntare sulla mobilità sostenibile, ma non ci sono fondi né pubblici ne privati: il pedaggio sulle tangenziali sarebbe una soluzione. Se altri hanno una strada alternativa ce la indichino, di certo nell’immediato non possono essere i fondi del federalismo, per cui bisognerà aspettare un po’ di anni».

Anche per l’assessore regionale Stefano Maullu (ex Fi) invita alla calma, «non è affatto un’idea peregrina, bisogna avviare una riflessione senza polemiche. Il road pricing è una strategia per ridurre il traffico e recuperare risorse per il trasporto pubblico».

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