Ha abusato della figlia della propria convivente per tre anni consecutivi. Con questa accusa, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Viterbo hanno arrestato un uomo di 40, italiano, operaio, con qualche precedente penale alle spalle.
Gli episodi di pedofilia sarebbero iniziati nel 2008, quando la bambina aveva solo sei anni, e sarebbero proseguiti fino a un mese fa. L'uomo è stato prelevato sul posto di lavoro in un paese della provincia. A smascherarlo ha contribuito in modo determinante la madre della vittima, una donna romena in Italia da qualche anno, e le volontarie di «Erinna», un'associazione contro la violenza sulle donne, alla quale si è rivolta l'immigrata dopo aver notato un crescente malessere nella figlia e averne raccolto sconvolgenti confidenze. Le volontarie di «Erinna» hanno informato gli agenti della sezione contro la violenza sui minori della Squadra Mobile di Viterbo e, circa un mese fa, è iniziata l'inchiesta.
Raccolti sufficienti elementi di prova, costituiti soprattutto dai racconti della bambina, il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, che è stata subito eseguita dagli uomini della Squadra Mobile guidati da Fabio Zampaglione. Dalle indagini è emerso che gli abusi sono avvenuti quasi tutti in casa, quando la madre della bambina era assente.
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