Dure accuse del ministro della Giustizia tedesco, poi ridimensionate dal Cancelliere Angela Merkel, al Vaticano sulla delicata questione della pedofilia nelle scuole e nei collegi tedeschi. Sabine Leutheusser-Schnarrenberger ha accusato la Santa Sede di avere di fatto ostacolato le indagini sugli episodi di abusi sessuali commessi in scuole cattoliche tedesche.
«In numerose scuole e istituti cè stato un muro di silenzio», ha detto la ministra allemittente radio Deutschlandfunk commentando i casi di abusi emersi nel Paese nelle ultime settimane. «Penso che proprio questo muro di silenzio sia legato certamente nelle scuole cattoliche anche al fatto che, in linea con una direttiva del 2001, abusi così gravi vengono sottoposti al Papa in modo confidenziale e non devono essere rivelati allesterno della Chiesa», ha aggiunto Leutheusser-Schnarrenberger. Secondo questa direttiva, i casi di sospetti abusi sessuali vengono esaminati internamente alla Chiesa, ha proseguito la ministra, sottolineando che la direttiva non prevede in modo specifico lintervento immediato della procura.
Più tardi, il Cancelliere Merkel ha riconosciuto in una conferenza stampa che «la Chiesa cattolica prende la questione molto seriamente» e ha espresso apprezzamento per «lapertura» e la «presa di responsabilità» mostrate dalla Chiesa.
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