Pedopornografo e coprofago: condanna a 8 anni

L'uomo adescava ragazze su una app che offriva aiuto psicologico: una delle vittime è finita in comunità

Pedopornografo e coprofago: condanna a 8 anni
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Negli articoli sui processi per violenza sessuale nome e cognome del colpevole vengono di solito riportati, perché si ritiene - giustamente - che chi si macchia di questo delitto non abbia diritto alla privacy. In questa occasione si farà una eccezione perché la vicenda va oltre le storie purtroppo consuete di stupri e entra nella zona delle perversioni più estreme. L'imputato è stato condannato ieri a otto anni di carcere. Aggiungere a questa sentenza il marchio indelebile del coprofago sarebbe una pena aggiuntiva non prevista dalla legge.

Tutto inizia tre anni fa, quando i carabinieri di un piccolo centro in provincia di Varese raccolgono le prime segnalazioni di giovani che venivano avvicinate su una delle app che cercano e offrono aiuto psicologico, questa si chiama «Sostieni Amico»: da lì iniziava una amicizia virtuale che progressivamente degenerava, sfociando in richieste a sfondo sessuale via internet e dal vivo. Le indagini dell'Arma permettono di scoprire che almeno in tre casi le avance dello sconosciuto sono andate a buon fine, approfittando della fragilità psicologica delle vittime, una delle quali ricoverata in comunità.

I dettagli più inverosimili vengono a galla quando i carabinieri interrogano tutte le giovani entrate in contatto con lo stesso personaggio. Alcune dicono di non avere ricevuto richieste particolari, altre di averle respinte. Una racconta che A. iniziò a mandarle proprie immagini sessualmente esplicite, di averle cancellate e di avere interrotto i contatti. Ma poi ci sono quelle che cadono nella rete. Una spiega di avere ricevuto e accettato la richiesta di inviare proprie fotografie al gabinetto. Una di avere permesso all'uomo di entrare con lei nel bagno di un centro commerciale, e di essere stata per questo ricompensata con una somma di denaro. La terza spiega anche lei di essere stata accompagnata alla toilette, ma quanto accade dopo è francamente irriferibile. In alcuni casi l'uomo si sdebita con due o trecento euro, ma tra le ragazze c'è chi si accontenta di una ricarica telefonica o di un buono Amazon. Quando parte l'indagine una delle prede avvisa A.

di essere stata convocata dai carabinieri e la reazione dell'uomo, oggi quarantenne, è furiosa: «Vi rovinerò tutti, io avevo buone intenzioni».

A giugno A. viene arrestato per pedopornografia e utilizzo della prostituzione minorile. Ieri, la condanna a otto anni.

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