I 119 migliori calciatori di sempre scelti da «O Rey» del footbal mondiale, il mitico Pelè, e immortalati dagli scatti dei più noti fotografi: a Roma, alla Galleria Agostiniana di Piazza del Popolo, è approdata la mostra fotografica (aperta fino al 15 novembre) per il centenario della Fifa. Tra i protagonisti di ieri e di oggi (anche una donna, lamericana Mia Hamm) figura un ristretto gruppo di azzurri: Rivera, Boniperti, Zoff, Totti, Roby Baggio, Bergomi, Buffon, Baresi, Paolo Maldini e Vieri. E proprio Pelè, nel commentare le scelte, è tornato sul tormentone di chi sia il più grande del ventesimo secolo, lui o Maradona? «Basta guardare i fatti: io ero nettamente più completo», la pronta risposta del brasiliano. «Sapete quanti gol di testa ha segnato Diego? Nessuno: Pelè 100. E di destro? In tutto ho segnato 1281 reti, vi dice niente questo dato? Il problema è che gli argentini non si rassegnano: prima mi hanno contrapposto Di Stefano, poi Sivori, quindi Maradona. Decidano prima chi è il migliore di questi tre e poi prendano atto del fatto che comunque io valgo più di tutti».
Liquidato il «pibe de oro», Pelè allarga le braccia quando gli viene fatto notare che manca Gigi Riva (presentato come suo grande rivale ai mondiali del 1970) e sullassenza anche di Bruno Conti, afferma: «A me piaceva moltissimo, con il suo estro e le sue giocate brasiliane. Ma che cosa ci posso fare se allestero non è conosciuto». Salvo poi continuare: «Dico una cosa apparentemente blasfema, ma con una logica: in qualche inchiesta sono risultato più conosciuto di Gesù Cristo. Mi viene da ridere: sono cattolico e so che cosa rappresenta Gesù con i suoi valori. Ma il mondo è pieno di gente che, come in Asia, crede in altro. Magari non sanno chi è Cristo, ma di Pelè hanno sentito parlare e per me è una responsabilità enorme».
Poi Pelè si dedica ai fatti di casa nostra. «Ai prossimi mondiali, il Brasile è la squadra più forte, è strafavorito, ma è pericoloso dirlo. Nel 2002 le grandi favorite erano Argentina e Francia e sono finite fuori subito. Vedo bene lItalia, è forte e mi aspetto che arrivi tra le prime quattro.
E sul miglior giocatore attuale, uno tra Ronaldo, Ronaldinho e Adriano, Pelè ci pensa un attimo, poi risponde: «Ronaldinho, non cè dubbio».
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