Filippo Penati sa di aver fatto autogol. La decisione della Provincia di aumentare i prezzi del trasporto pubblico non è certo letta come fosse un benefit dai milanesi. E, quindi, linquilino di Palazzo Isimbardi tenta di smarcarsi. Come? Semplice, chiamando in causa il Comune di Milano.
«Fermiamo ogni decisione, ricominciamo da zero e riprendiamo il dialogo istituzionale già avviato con la Cabina di regia sulla mobilità riconvocando a settembre il tavolo di lavoro con Regione, Comune, Provincia e i rappresentanti dei 32 comuni conurbati». Traduzione: la Provincia annulla gli aumenti del biglietto extraurbano - deliberato dalla giunta provinciale in data 26 luglio «comunicando i contenuti del provvedimento alle aziende concessionarie dei servizi di trasporto pubblico locale di competenza provinciale» - se, contemporaneamente, Palazzo Marino fa un passo indietro sulla pollution charge e, quindi, si decidono insieme «i temi che riguardano il traffico, la mobilità e linquinamento dellaria nellarea metropolitana milanese».
Chiaro a tutti che il presidente Penati tenta in extremis di cambiare linea sostenendo, tra laltro, che «le decisioni non vengono condivise» e che occorre «unAuthority per il trasporto pubblico metropolitano». Strada giusta, sostiene, poiché «alcune funzioni vanno governate su scala metropolitana, ciascuno avendo lintelligenza di cedere un po della propria podestà».
Ma Letizia Moratti da Rimini, ospite del Meeting, fa sapere di «non capire» il sentiment delluscita penatiana: «Non capisco la contrarietà di Penati alla pollution charge. Il piano della mobilità sostenibile che ha controfirmato in Regione include questa misura». E avverte i milanesi che «il ticket partirà quando saranno minori i disagi. Non ho mai dato date, quello che posso dire è che la misura è contenuta già nel bilancio di previsione 2007, quindi mi sembra già unindicazione sui tempi»: «Stiamo per capire quale sarà il percorso migliore e cè un tavolo aperto con i partiti anche sulle tariffe. Fa parte di una serie di provvedimenti complessi, un piano che comprende anche altri interventi e che fa parte di un lavoro che ha già dato notevoli risultati» ovvero «ci sono i giusti affinamenti da fare» mentre verso il provvedimento «cresce il partito dei sì». «Sì» alla salute che, afferma il sindaco, «è un bene da tutelare anche con misure poco popolari: io rispondo ai cittadini e alla mia coscienza, non penso ai voti».
E da Palazzo Marino fanno sapere che anche questanno il Comune non applicherà «ladeguamento tariffario» dei biglietti del trasporto pubblico sulle «linee automobilistiche, tranviarie, filoviarie e metropolitane di concessione comunale»: non un cent in più, decisione politica messa nero su bianco nella delibera che sarà presentata dallassessore Edoardo Croci in giunta il prossimo 31 settembre.
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