«Pensiamo al modulo»

«Più che preoccuparci delle supposte frazioni di elettorato rappresentate, credo ci si dovrebbe sforzare di interpretare un progetto politico e amministrativo per la capitale d’Italia nel quale si riconosca la maggioranza dei romani». Così il capogruppo regionale della lista Storace Fabio Desideri commenta il dibattito tra i candidati della Casa delle Libertà sulla strategia elettorale in vista delle elezioni per il Campidoglio della prossima primavera. «Non vorrei che l’infatuazione - afferma Desideri - per i modelli calcistici trasferiti in politica facesse perdere il vero e unico obiettivo: governare Roma nei prossimi cinque anni. Se proprio dobbiamo usare una metafora calcistica, allora spero che la tornata elettorale amministrativa non faccia vivere a Veltroni una giornata da supercampione come avvenne per il dentista coreano Pak Doo Ik nella incredibile partita persa dalla nostra nazionale ai mondiali del 1966».

Desideri si riferisce alla più storica disfatta del calcio italiano, quella maturata a Middlesbrough contro i semisconosciuti giocatori della Corea del Nord. Una sconfitta, conclude Desideri, «fu da addebitare alle frammentazioni del modulo di gioco e dello “spogliatoio” all’interno di una squadra ricca di talenti, la nostra, che ambiva alla conquista del titolo».

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