Miriam DAmbrosio
Nestore era il re di Pilo, uomo saggio dellIliade, dispensatore di consigli reso immortale da Omero. Un nome perfetto, scelto per battezzare unassociazione non profit, attiva dal 1998, che si occupa di un passaggio di vita psicologicamente molto delicato: la fase di transizione dal mondo del lavoro al pensionamento.
Anni buoni per scoprire risorse insospettate, sfruttare talenti inespressi, accantonati negli anni per dare spazio agli obblighi di lavoro e famiglia.
Improvvisamente, tutto il tempo libero che si crea, genera disagio, senso di vuoto. «Milano è piena di ultrasessantenni attivi - annuncia Giovanna Bellasio, dirigente in pensione della ManagerItalia e una delle otto anime di Nestore, socia interna al consiglio direttivo - il pensionato è una grossa risorsa sociale, è per questo che è nata lassociazione e si organizzano corsi per pensionati o pensionandi, gente anche di cinquanta, cinquantacinque anni, con una grandissima vitalità, che si trova in un limbo quando arriva al bivio».
Per uscire dal limbo, «un luogo dove senza speme si vive in desio», come scriveva Dante, «Nestore» (che ha sede in via Daverio, 7, nella Società Umanitaria) avvia dal prossimo 6 marzo un «corso di orientamento e preparazione al volontariato», «che non è il solito corso tecnicistico - spiega Giovanna Bellasio - ma è un percorso verso il passaggio dal mondo del lavoro ai giorni in cui si lascia, dopo anni. Oggi che sono spariti gli obiettori di coscienza con labolizione del servizio militare obbligatorio, si potrebbero usare i pensionati volontari in diversi ambiti. È unidea e la formazione è utile».
Alla fine degli anni Novanta, un «piccolo nucleo di donne pensarono a creare un progetto, perché spesso le donne in quella fase di transizione sanno organizzarsi meglio - aggiunge Bellasio e parla dei comuni intenti con Fiorella Nahum, vice presidente dellassociazione e anche lei ex dirigente ManagerItalia - Nestore è una realtà unica nel nostro paese, ne esiste una simile in Norvegia».
Una delle ultime iniziative è «Un libro al mese», «partita da questanno, lo scorso 2 febbraio con Fulvio Scaparro, autore di Vecchi leoni edito da Rizzoli, e voluta dagli allievi del corso di preparazione dello scorso anno, riunitisi ancora tra di loro in un gruppo che hanno chiamato Donatello. Si tratta di libri usciti di recente che riguardano temi come la memoria, il rapporto tra le generazioni, i percorsi di vita.
Prossimo incontro il 2 marzo alle 16, nella Biblioteca di via Daverio, con Antonia Arslan, autrice de «La masseria delle allodole» (Rizzoli).
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