Perché bisogna sempre stare dalla parte del più forte

Bisogna stare sempre dalla parte del più forte: parliamo di scommesse, senza allargarci ad altri campi. Infatti il comportamento dei grossi operatori è decisivo per prevedere l’andamento di una quota e prendere posizione nel modo giusto. Molti siti danno informazioni sui volumi di gioco, di sicuro le offrono tutti gli exchange. Prendiamo il Milan di sabato prossimo contro la Roma, che mentre stiamo scrivendo queste righe è mediamente offerto a 1,90 e bancato a 1,91. Quasi tutti guardano a queste due quote vicine al punto di incontro, ma in realtà ad essere importanti oltre alle condizioni fisiche di Ibrahimovic sono i volumi che stanno per così dire aspettando di scendere in campo: quelli posizionati graficamente a sinistra dell’1,90 e a destra dell’1,91.Ci può essere poco gioco sull’1.90, ma se a 1,87 dal lato «back» c’è in attesa il doppio dei soldi che dall’altro lato questo significa che la tendenza della quota è al rialzo: da un punto di vista filosofico, ma soprattutto matematico, l’intenzione delle mani forti è quindi «vendere» la vittoria del Milan nei dintorni di quelle cifre. Chi fosse intenzionato a puntare sulla vittoria dei rossoneri è quindi bene che aspetti, perché senz’altro potrà giocare a condizioni migliori di qualche punto percentuale: con 10 euro questo ragionamento suona inutile, con 100mila magari no.

Tanti piazzano i propri ordini non con un limite determinato, ma come si dice in Borsa «al meglio». Perciò non sempre i volumi sono individuabili in tempi utili e quindi vale la solita regola di impegnare sulla singola partita una percentuale del capitale modesta.

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